15 Maggio 2013, 16:35
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“Signora Ministro, mi scuso se mi permetto di rubare un po’ del Suo tempo. Sono il genitore di Marco e Matteo, due bambini che frequentano la scuola “Tortorelle” di Agrigento: il primo la 3^ elementare ed il secondo la scuola materna.
Oggi quattordici maggio, nel bagno della scuola, sono crollati dei grossi calcinacci sfiorando Marco, che – per fortuna – ha avuto la prontezza (il mio piccolo eroe) di abbracciare e spostare il fratellino evitando, a sua volta, di essere colpito.
Fortunatamente i loro Angeli custodi hanno evitato il peggio: entrambi stanno bene. La mia lettera è rivolta a rappresentarLe la mia rabbia e preoccupazione sulla situazione dell’Istituto scolastico. Già due mesi fa, a causa di un allagamento nel piano superiore, alcune classi erano state dichiarate inagibili, ma successivamente le lezioni sono riprese regolarmente.
Oggi, dopo l’accaduto, non sono più tranquillo: i Vigili del fuoco, prontamente intervenuti, mi riferiscono che è il Comune che deve effettuare gli interventi; il Preside mi riferisce che, essendo l’immobile di proprietà comunale, attende soluzioni; le maestre sono terrorizzate.
Mi chiedo e Le chiedo: dobbiamo attendere una tragedia per intervenire seriamente? Oggi il mio pensiero è andato ai ventesette Angeli di San Giuliano di Puglia, vittime dell’inerzia umana.
Signora Ministro, Le rivolgo un accorato appello affinché ci sia un immediato intervento delle Istituzioni e La invito a rendersi conto personalmente della situazione visitando la struttura scolastica
La Sua presenza deve essere intesa non solo come un segnale di attenzione, ma soprattutto come monito agli organi competenti in materia”.
La ringrazio e La saluto cordialmente.
Un genitore spaventato e preoccupato
Giuseppe Antonio Lentini
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15 Maggio 2013, 16:35