Crollo viadotto A19, le priorità |del segretario Cna Bonura - Live Sicilia

Crollo viadotto A19, le priorità |del segretario Cna Bonura

Le dichiarazioni del segretario regionale di Cna Fita Sicilia (Unione nazionale imprese di trasporto), in seguito al crollo del viadotto Himera che ha di fatto diviso la Sicilia in  due.

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CATANIA – In merito al cedimento di un pilone lungo l’autostrada A19 Palermo-Catania, il segretario regionale di Cna Fita Sicilia (Unione nazionale imprese di trasporto), Salvatore Bonura, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni. 1) La chiusura dell’autostrada Palermo-Catania ha determinato una divisione in due della Sicilia, con gravi conseguenze sia per il movimento delle persone che per quello delle merci, quindi un danno a un “tessuto connettivo” già fortemente provato da una crisi che dura da ben sette anni. A essere maggiormente colpiti dalla situazione sono i cittadini e le economie delle provincie di Caltanissetta, Catania, Enna, Ragusa e Siracusa, perché merci e persone per potere raggiungere il porto di Palermo devono oggi passare necessariamente da Messina o da Agrigento, con un notevole aumento dei tempi di transito.

2) Poiché nulla accade per caso, bisognerebbe individuare i responsabili dei mancati interventi di manutenzione, anche per evitare che analoghi problemi si possano ripresentare in altre parti della Sicilia. Di fronte alla situazione venutasi a creare, bisognerebbe poi operare immediatamente per mettere in sicurezza l’area, ma anche valutare la riapertura della corsia non danneggiata dell’autostrada. Nel contempo, occorrerebbe che Stato e Regione Siciliana si facessero carico dei maggiori costi a questo punto già intervenuti nel trasporto merci e persone, sia in termini di consumi di carburante, sia in termini di tempi di percorrenza.

3) Nelle more della risoluzione del grave problema, che non sarà certo veloce, servirebbe altresì adoperarsi per potenziare il servizio di trasporto ferroviario, accorciando da subito i tempi di percorrenza, magari abolendo, in alcuni casi, le tantissime fermate attuali e limitandole ai soli capoluoghi di provincia toccati dal tracciato Palermo-Catania. Inoltre, naturalmente, servirebbe porre rapida mano ai necessari interventi indispensabili per velocizzare la linea.

4) Da ultimo, servirebbe che la classe politica siciliana sollecitasse le compagnie aeree a istituire dei voli di collegamento fra lato est e lato ovest dell’Isola. Il sindaco di Catania, Enzo Bianco, con lungimiranza e tempestività, sta già provvedendo in tal senso. Sarebbe bello che altri politici lo supportassero, al di là degli steccati ideologici e degli eventuali diversi interessi.

 


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