24 Settembre 2019, 20:28
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PALERMO – “Il governo regionale ha ammesso che la delibera approvata in giunta sulla Centrale Unica di Committenza (Cuc) va integrata e precisata”. Lo dice Antonello Cracolici, parlamentare regionale del PD che questa mattina ha partecipato ai lavori della commissione Sanità dell’Ars durante la quale si è tenuta l’audizione dell’assessore alla Salute Ruggero Razza e dell’assessore all’Economia Gaetano Armao.
La settimana passata attorno a questa vicenda in aula è scoppiato il caso. Cracolici ha chiesto le dimissioni di Armao proprio per via della delibera con cui la giunta ha previsto la possibilità di svolgere alcune gare del settore sanitario in altre regioni, e in particolare in Lombardia e in Campania.
Sia gli assessori Razza che Armao avevano gettato acqua sul fuoco. Il titolare della delega alla Sanità aveva specificato che si tratterebbe soltanto della previsione di una possibilità mentre l’assessore all’economia ha specificato “che il governo sta lavorando a una riorganizzazione della Centrale unica mentre si sta definendo un accordo con Consip che accompagnerà la Regione nel rafforzamento della Cuc. Nelle more di questa sistemazione – ha proseguito Armao – se ci sono delle urgenze, d’intesa fra l’assessore Razza e me si potrà ricorrere ad altre centrali di committenza. Questo è un fatto assolutamente limitato”.
Dall’audizione in commissione Sanità all’Ars sarebbero risultata la volontà del governo di correggere alcuni aspetti della delibera. “L’aggregazione con le Centrali di committenza di altre regioni – ha raccontato Cracolici – dovrà essere definita indicando in maniera univoca i settori merceologici di beni e servizi che saranno acquisiti attraverso un sistema aggregato ad altre Centrali, evitando in ogni caso un ulteriore impoverimento del tessuto produttivo siciliano. Le convenienze ai fini del risparmio non devono essere ricercate sostituendo, ma al contrario rilanciando il ruolo della Cuc. Vigileremo – ha concluso il deputato Pd – affinché la Sicilia non deleghi, in ogni caso, ad altre regioni compiti e funzioni istituzionali proprie”.
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24 Settembre 2019, 20:28