Politica

Cuffaro, frecciatine al ‘tridente’: “Bravi, spero che siano anche leali”

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13 Dicembre 2024, 06:00

2 min di lettura

Totò Cuffaro, come valuta il tridente politico La-Lo-Mi, Lagalla, Lombardo (al centro) e Miccichè?
“Io di tridente ricordo soprattutto il Gre-No-Li”.

Che fece grande il Milan, con Gren, Nordhal e Liedholm… E l’ultimo esperimento della politica siciliana? Cosa ne pensa, da segretario della Dc?
“Tutto quello che serve a rafforzare il centro mi sta bene e quindi osservo con interesse. Se…”.

Se?
“Se hanno il centro nella testa e non un’altra cosa…”

Per esempio?
“Guardi, che siano tutti e tre centristi è fuori discussione. Ma se l’intento è confluire in Forza Italia, non li capisco. Mi auguro che vogliano far crescere il centro parallelo e indipendente, dove c’è la Dc e dove c’è Noi Moderati”.

Forza Italia non le piace, segretario?
“Casomai sarebbe il contrario. Ricordo che Forza Italia non ha voluto candidati della Democrazia Cristiana alle scorse Europee. Sono fermo a quel dato e ringrazio il presidente Schifani che ci è stato vicino e si è impegnato fino all’ultimo. Forse, la presenza di qualcuno di noi avrebbe rotto le uova nel paniere a qualcun altro”.

Quindi?
“Hanno preferito le uova intatte e il paniere meno pieno”.

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Il nuovo tridente durerà?
“Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Certo, proprio omogenei non mi sembrano”.

Ma lei a chi si sente più vicino, oppure meno lontano?
“Mi sento più vicino, anche per temperamento, a Roberto Lagalla con cui resiste un ottimo legame. Con Raffaele Lombardo abbiamo avuto difficoltà di dialogo che non dipendono da me, visto che io dialogo con tutti. E rapporti altalenanti ci sono stati pure con Gianfranco Miccichè”.

Per il tridente la riconferma del presidente Schifani sembra un dato assodato.
“Io sono d’accordo, ci mancherebbe. Sono un amico sincero e leale di Renato Schifani e spero che anche loro siano leali. Ma, a prescindere, penso pure che il presidente stia lavorando benissimo. Ha realizzato tante cose. Ha approvato bilancio e finanziaria nei termini. E ha avviato dei progetti che dovrà concludere nella prossima legislatura”.

E il Lagalla bis a Palermo?
“Mi pare il prosieguo naturale, confido che Roberto si concentri su questo. Anche lui sta lavorando bene, deve soltanto mettere a posto, una volta per tutte, la questione dei rifiuti”.

Il Grande Centro resta un’utopia?
“L’istituto demoscopico Noto in un sondaggio dice che diciannove milioni di italiani non votano e di questi dieci milioni sono moderati. Sa cosa ci vuole per risvegliarli, secondo me?”.

Cosa?
“Non servono le federazioni, né il tridente. Ci vuole un grande Partito Popolare in Italia. E io mi impegnerò, secondo le mie possibilità a favorirne la nascita”.

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13 Dicembre 2024, 06:00

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