18 Luglio 2009, 18:27
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“Doveva essere una tre giorni con una ressa di grandi ospiti che si spintonavano per essere fra i primi ad entrare nel nuovo partito. Si e’ rivelata la riunione di ‘quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo’. Doveva nascere il partito che rappresentasse tutto il meridione, in grado di avere il 40% dei consensi ed alla fine tutti insieme appassionatamente sono riusciti a partorire un documento di supplica al premier.
E cosi’ quello che doveva essere il lancio del personale partito del Sud di Micciche’, da tutti evocato ma sul quale tutti hanno le idee confuse, si e’ rivelato un grande flop, talmente grande che i giornali siciliani forse per carita’ di patria hanno pure omesso di raccontarcelo”. Ad affermarlo e’ il senatore Salvatore Cuffaro, dell’Udc, in riferimento al seminario organizzato a Sorrento da esponenti del Pdl per discutere della nascita del partito del Sud.
“A parte lo scoop di qualche giornale (del nord), che in anteprima ha mostrato la campagna di comunicazione messa su per convincerci che Micciche’ e’ il vero e solo salvatore del mezzogiorno, ne’ uno straccio di idee ne’ uno straccio di proposta politica – aggiunge Cuffaro – ci e’ stata presentata. L’unica cosa che si capisce dai resoconti e’ che ad animare il dibattito e’ stata la solita liturgia della lista della spesa e degli strapuntini, da presentare al governo. Ma per far cio’ che bisogno c’e’ di creare un altro partito? Per difendere i diritti del meridione non servono nuovi partiti. Serve che i deputati eletti al Sud, nei partiti che gia’ ci sono, di opposizione e di maggioranza come da tempo chiedo, ritrovino l’orgoglio dell’appartenenza ad una terra meravigliosa.
Serve che ricordassero al momento di votare che e’ loro preciso dovere difendere gli interessi della propria terra invece di chinare il capo acquiescenti alle richieste di altri territori. La vera notizia dell’estate quindi, non e’ la proliferazione di pseudo partiti nuovi o semi nuovi che a parole vorrebbero difendere gli interessi del mezzogiorno. La vera notizia, sfuggita a piu’, e’ data dalla confessione del presidente della regione Siciliana, che ha ammesso implicitamente, di avere fino ad ora, con il suo partito, votato provvedimenti che vanno contro la regione che ha il dovere di governare. Di avere votato cioe’, provvedimenti che vanno contro gli interessi della gente che lo ha eletto. Avendone preso coscienza ha minacciato che da oggi non lo fara’ piu’. Se il pentimento e’ vero e la presa di coscienza e’ genuina, sarebbe un grande giorno per la Sicilia perche’ vorrebbe dire che il suo presidente ha deciso finalmente di svolgere il mandato per cui e’ stato eletto. Dubito pero’ che ai buoni propositi seguiranno azioni concrete. Lo aspettiamo alla prova dei fatti”.
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18 Luglio 2009, 18:27