10 Settembre 2016, 20:02
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CATANIA – I beni culturali e le politiche per valorizzarle e fare definitivamente della Sicilia il volano dello sviluppo a che del paese. Si è parlato cultura e delle possibilità offerte dalla ricchezza della Sicilia, stasera alla festa dell’unità, nell’ambito del dibattito “Cultura. Turismo motori della crescita” in programma alle 18 al palco centrale della festa dell’Unita. Uno scambio di opinioni tra il sindaco di Catania, Enzo Bianco e il ministro del Mibac, Dario Franceschini che, prima dell’inizio del dibattito, si è soffermato sulla riforma costituzionale e sulla legge elettorale.
“Napolitano afferma cose dettate da saggezza e lungimiranza – ha detto il ministro, riferendosi all’intervistanrilasciata dall’ex presidente della repubblica su Repubblica. Matteo Renzi ha dato disponibilità di cambiare l’Italicum – ha aggiunto – e di migliorare la legge, ma bisognerebbe togliere dal tavolo questa cosa che se non si modifica la legge elettorale si vota no al referendum. La riforma costituzionale – ha continuato – è un passaggio sul quale si gioca il futuro del Paese. Ci sono altri luoghi e altri argomenti sui quali sfidare il governo. Questa riforma consente di governare” – ha proseguito prima di sottolineare il fastidio verso chi sa bene questo, eppure continua a usare la riforma costituzionale come un’arma contro il presidente Renzi. E di tornare all’argomento del dibattito, il turismo e il marketing turistico.
“Sul turismo è stato fatto molto – ha detto ancora Franceschini, prima di comunicare che “sul settore alberghiero, tra pochi giorni vedrà la luce piano strategico condiviso. Stiamo lavorando alla crescita del settore turistico”. Il ministro si è soffermato sulla dotazione del ministero, sui progetti in campo, sulla bellezza della Sicilia e di Catania.
Da parte sua, il sindaco Bianco ha parlato dei passi avanti fatti dalla città dal punto di vista turistico, con una nuova politica museale, numeri di visitatori accresciuti, mostre ed esposizioni. “L’iniziativa di cui sono più orgoglioso è quella del gioco di squadra che ho deciso di fare. Contro il nostro tipico campanilismo., abbiamo sette siti considerati patrimonio dell’umanità. Siamo riusciti su mia iniziativa a mettere insieme tutti i comuni che hanno patrimonio UNESCO e abbiamo dato vita alla fondazione Cunes per fare squadra e sopperire alle mancanze e fare rete. Chiediamo a Franceschini – ha aggiunto – di darci una mano”.
Non poteva mancare l’accenno alla volontà di realizzare a Catania la succursale del museo egizio di Torino, su modello francese. il dibattito è andato avanti con una sorta di relazione di quanto è stato fatto a sostegno del turismo, e per intercettare i nuovi flussi, e su quanto ancora può essere realizzato, in Italia, in Sicilia, a Catania. E della collaborazione con il governo, fondamentale per realizzare le iniziative messe in campo. “Mi sentirei più tutelato a dover avere a che fare direttamente con il ministero – ha concluso il sindaco Bianco – piuttosto che con la burocrazia regionale che non ci tratta proprio bene”.
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10 Settembre 2016, 20:02