Cure domiciliari in accreditamento |Incontro in commissione all’Ars

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23 Gennaio 2020, 20:21

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“Il lavoro e l’impegno profuso in seno alla VI Commissione parlamentare con particolare riferimento agli esiti dell’audizione tenutasi il 29 maggio 2019 affinché si addivenisse, in linea a quanto già avviene da tempo nelle altre Regioni, ad innovare il sistema delle cure domiciliari anche specialistiche in regime di accreditamento, ha portato gli uffici dell’Assessorato regionale per la salute ad emanare circolare n. 8 del 12 giugno 2019”- Ad affermarlo è il vice presidente della commissione sanità all’Ars Carmelo Pullara. 

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“Nel corso di quella stessa seduta l’Assessorato per tramite dei suoi rappresentanti ha potuto prendere atto della piena fondatezza dei contenuti di un mio atto ispettivo in cui si lamenta una accertata discrasia sia in termini di costo sia in termini di qualità tra il bacino orientale e quello occidentale sul tema dell’assistenza domiciliare integrata respiratoria, dato quest’ultimo ulteriormente confermato dai rappresentanti del mondo scientifico presenti ai lavori. A seguito della mia richiesta abbiamo audito nella seduta del 22 gennaio u.s. l’Assessore per la salute perché chiarisse al Parlamento cosa stesse realmente accadendo, atteso che questa situazione di limbo avrebbe potuto genera un vulnus amministrativo attraverso appunto la proroga oltre i tempi possibili degli attuali contraenti che potevano aprire a contenziosi laddove i termini per l’emanazione delle linee guida per l’accreditamento venissero disattesi e che tutto ciò era potenzialmente in contrasto con il vigente codice degli appalti può portare l’ANAC a diffidare. Era necessario avere chiarimenti dal Governo – prosegue Pullara – perché come da altra interrogazione a mia firma, ha generato uno strano comportamento da parte dei gestori del servizio che hanno proceduto ad un inspiegabile cambio di personale oltre che alla proroga nelle more delle linee guida. Non volevamo che questa vicenda potesse generare contenziosi e dunque liti aspre con ulteriori aggravi di spesa per il servizio sanitario considerato che, come ampiamente documentato, il regime di accreditamento porterà contestualmente un notevole risparmio per l’erario a fronte di un innalzamento del servizio reso al paziente secondo il principio di libera concorrenza e competitività tra gli operatori. Ho chiesto ed ottenuto dunque – conclude Pullara – che l’Assessore Razza depositi in Commissione, in tempi brevissimi (si sarebbe impegnato entro fine febbraio), il decreto di approvazione delle linee guida perché la stessa Commissione possa esprimere il parere apportando suggerimenti attraverso un atto di indirizzo che contempli pienamente i contenuti registrati ed accolti dal Governo lo scorso 29 maggio 2019 anche in tema di assistenza domiciliare respiratoria”.

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23 Gennaio 2020, 20:21

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