20 Febbraio 2021, 14:49
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Un passato nel settore giovanile del Palermo, senza mai esordire in prima squadra. È questo il rammarico di Davis Curiale che domani per la prima volta, con il suo Catanzaro, affronterà i rosanero.
“Per la prima volta affronterò i rosanero, sono molto emozionato. Lì ho vissuto due stagioni indimenticabili e porto nel cuore tanti ricordi”.
“Disputai il mio primo campionato di Eccellenza proprio con il Campobello, avevo 17 anni e conquistammo una storica promozione in D. Il Palermo – racconta Curiale ai microfoni de “La Repubblica” – seguiva Terranova, mio compagno di squadra, ma vedendomi decise di puntare anche su di me”.
L’attaccante ricorda le stagioni in rosanero: “Il primo anno arrivammo in semifinale, perdendo contro la Juventus di Marchisio e Giovinco, mentre il secondo anno, sempre in semifinale, siamo stati eliminati dall’Inter di Balotelli. Ma conquistai il titolo di capocannoniere e mi allenavo stabilmente in prima squadra con il mio compagno di camera Sirigu. Andai diverse volte in panchina, anche in Coppa Uefa, e il mio rammarico più grande è quello di non aver esordito in serie A. Quando Amauri si fece male al crociato Guidolin mi aggregò in pianta stabile. Ricordo che un giorno chiesi la maglia proprio ad Amauri, che il giorno dopo mi chiamò in disparte dopo l’allenamento e me la regalò dopo avermi detto: ehi, ragazzino, vieni qui” .
“Il Palermo non ha mai creduto in me fino in fondo, avevo un contratto di 5 anni, e dopo tanti prestiti mi hanno ceduto. Se dovessi segnare contro il Palermo? La dedica andrebbe a mio padre. Come sempre. Il mio primogenito, che ora ha 6 anni, si chiama proprio Vito. Come suo nonno”.
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20 Febbraio 2021, 14:49