PALERMO – Secondo il deputato siciliano del Movimento cinque stelle, Tommaso Currò, in tema di diaria, “una lista di buoni e cattivi” sarebbe “ingiusta”. Il deputato di Milazzo parla al Corriere della Sera e ragiona anche sui metodi utilizzati dal leader, Beppe Grillo: “Ho sempre espresso il mio parere, mi sono posto in controtendenza con il Movimento quando è stato il momento di scelte importanti”, spiega. Currò è uno dei grillini che avevano aperto all’alleanza con il Partito democratico nell’ottica di un governo Bersani.
La Diaria? “La regola non parlava di restituzione”, dice. Il tema “francamente non mi appassiona – prosegue Currò -. A me i soldi non interessano. Noi non siamo qui per il vile denaro”. Currò quindi ammette che sul tema “Grillo ha usato una mano un po’ troppo impositoria. Ma la vita di un parlamentare – aggiunge – non è così semplice. Abbiamo delle responsabilità e delle spese”. Quindi la soluzione al problema dei rimborsi: “Cerchiamo di ripartire dalla buona fede delle persone, partendo dall’interpretazione della regola e, in seguito, dalla sua attuazione”.
