Azienda da 4 mesi senza vertice |Proclamato stato di agitazione

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02 Ottobre 2013, 16:50

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CATANIA – “Una condizione amministrativa e gestionale immobile che rischia di portare al tracollo l’azienda”. E’ quello che denunciano le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec, Ugl e Fesica, relativamente alla Sidra e al fatto che questa, dopo le dimissioni dell’ex presidente in quota Raffaele Stancanelli, Ottavio Vaccaro, non ha più un vertice. Da quando si è insediata, lo scorso giugno, infatti, la nuova amministrazione comunale non ha nominato nessuno per guidare l’acquedotto catanese, tanto che, oggi, le redini dell’azienda sono affidate al collegio sindacale, organo controllore. Alla base della mancata nomina sembrerebbe esserci un piccolo scontro tutto interno alla maggioranza e, in particolare tra Articolo 4 e l’area crocettiana della coalizione, ma a smentire qualsiassi rumors è il coordinatore provinciale del Megafono, Giuseppe Caudo. “Non c’è alcuna discussione nè alcuno scontro all’interno della coalizione – spiega – semplicemente il sindaco sta valutando quali possano essere le migliori professionalità per le aziende partecipate”.

“Fatto sta che, mentre si discute chi deve fare il presidente, l’azienda non ha vertice – spiega Carmelo Giuffrida, segretario provinciale Ugl – e che una realtà importante come la Sidra sia amministrata da un organo controllore, il collegio sindacale tra l’altro in scadenza, che, al momento coincide con il controllato. Una situazione insolita – aggiunge Giuffrida – che preoccupa i lavoratori che chiedono al sindaco Bianco di fare in fretta nel nominare il presidente per fare sì che l’azienda non perda in innovazione e competitività”.

In quattro mesi sono già cinque le convocazioni dell’assemblea dei soci per la nomina del nuovo presidente e del nuovo Cda, conclusesi senza alcun esito. “Continue “fumate nere” – continua Giuffrida – che rendono l’aria tesa in azienda e preoccupano i lavoratori”. Sono 150 circa, in totale, i dipendenti Sidra che aspettano con ansia che venga nominato il nuovo vertice, non solo per operare in condizioni di maggiore serenità ma soprattutto per gestire la delicata situazione finanziaria delle casse della partecipata del Comune, socio unico, che serve 100 mila utente. “Il personale è in stato di agitazione – continua Giuffrida – preoccupato del rischio di tracollo finanziario e dell’eventualità che non vengano corrisposti gli stipendi”.

Intanto, l’azienda, per cercare di recuperare l’ingente credito da parte del Comune, a settembre ha presentato un decreto ingiutivo per 40 milioni di euro anticipati dalla Sidra per la fornitura di acqua e altri lavori realizzati. “In questo momento vanno fatte scelte forti – sottolinea Giuffrida – come ad esempio quelle relative proprio al recupero crediti. Il direttore generale Antonino Oliva non ha potere decisionale – prosegue – e quindi si rimane in stallo. Inoltre, senza cda, non si può optare per la scelta di altri fornitori, per abbattere le principali voci del bilancio societario”.

Solo Bianco,  secondo Giuffrida, potrebbe essere l’uomo giusto. “Quando era sindaco la Sidra era una delle partecipate che funzionavano meglio. Per questo – conclude – gli chiediamo di decidere e di farlo in fretta e non per accontentare qualcuno, ma una persona capace di mantenere efficiente l’azienda e traghettarla verso innovazione e competitività”. Un vero e proprio appello che, se dovesse essere inascoltato, porterà i lavoratori in piazza.

 

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02 Ottobre 2013, 16:50

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