03 Settembre 2019, 05:50
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PALERMO – Ferito per quindici euro. A tanto ammontava il valore di alcuni prodotti appena acquistati al Forum. Gli stessi che un gruppo di ragazzini ha tentato di rubargli, puntandogli un pistola.Era ad aria compressa, ma è stato raggiunto da un colpo alle gambe che ha reso necessario l’arrivo del 118 e della polizia.
L’ennesima aggressione ai danni di un clochard a Palermo, stavolta davanti ad uno dei centri commerciali più frequentati della città, dove si è scatenato il caos. Ad entrare in azione, proprio come negli scorsi mesi nel centro città, baby gang senza scrupoli. Più volte ne aveva segnalato la presenza Aldo, il clochard che aveva scelto di vivere sotto i portici di piazzale Ungheria, diventati poi la sua tomba.
Lui è stato preso di mira per venti euro da un minorenne, che nella notte tra il 16 e il 17 dicembre l’ha colpito alla testa provocandone la morte. Un omicidio che ha sconvolto l’intero capoluogo siciliano: tutti volevano bene ad Aid Abdellah, che aveva origini francesi e si guadagnava da vivere facendo ritratti per strada. A lui, dopo il delitto e l’arresto dell’assassino, sono stati dedicati i portici in cui aveva trascorso gran parte degli ultimi anni insieme al suo inseparabile gatto Helios.
Ma in città l’elenco che riguarda le aggressioni ai clochard è drammaticamente lungo e sempre più frequentemente legato a furti o rapine per pochi spiccioli. Per sette euro anche un altro clochard fu pestato a sangue un anno e mezzo fa: a prenderlo di mira due balordi che lo picchiarono in piazza Sturzo mentre dormiva. Anche Aldo è stato sorpreso nel sonno, non è riuscito a difendersi, ma le telecamere hanno permesso di rintracciare chi l’ha aggredito. Nel caso di Singht, che finì in ospedale in condizioni gravi, furono arrestati due giovani dello Sri Lanka. Lui morì alcuni mesi dopo per le conseguenze delle terribili fratture.
Ma altri casi hanno tristemente segnato la vita di chi ha scelto di vivere sotto le stelle: Andrea, 60 anni, ha rischiato di essere travolto dalle fiamme in via Trieste, vicino ad alcuni cassonetti dei rifiuti. Un incendio, anche in questo caso appiccato da una baby gang, travolse il suo materasso, mettendolo seriamente in pericolo. Una notte da incubo per il clochard, palermitano con alle spalle esperienze di dolore e sofferenza. Le stesse che hanno portato sulla strada Vito, anche lui siciliano che aveva scelto, come Aldo, i portici di piazzale Ungheria per trascorrere le sue notti.
Finì in ospedale con le braccia e le gambe ustionate: dei giovani malviventi lo ricoprirono infatti di benzina, anche in questo caso mentre dormiva. Lui si salvò per miracolo, grazie alle cure dei sanitari e dei tanti volontari delle associazioni della città. Più recenti, le aggressioni a Moahemed, che vive nella zona di Sant’Erasmo, e di un altro clochard di 45 anni che ha creato ormai da tempo il suo giaciglio davanti all’istituto Nautico Gioeni Trabia. Il primo è stato picchiato, due anni fa, da un gruppo di giovanissimi malviventi e lo scorso inverno è nuovamente finito nel mirino: la sua roulotte è infatti stata data alle fiamme. L’uomo che vive davanti alla scuola è stato invece preso a calci e sprangate, lo scorso anno, dopo essersi addormentato. Una violenza che gli è costata quaranta giorni di prognosi.
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03 Settembre 2019, 05:50