09 Maggio 2015, 08:30
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PALERMO – Quella di domenica contro l’Atalanta non sarà solo il penultimo appuntamento casalingo del Palermo con i propri tifosi ma una vera e propria ‘rimpatriata’, con tanti ex del recente passato rosanero che torneranno al ‘Barbera’ da avversari. I nerazzurri, che nelle ultime giornata hanno chiuso quasi definitivamente il discorso salvezza, vengono in Sicilia con l’obiettivo di consolidare definitivamente il loro ottimo momento di forma con una vittoria contro la formazione di Beppe Iachini. Protagonista della salvezza bergamasca è proprio il tecnico degli orobici Edy Reja. Quello stesso Reja che con la maglia rosanero, fra la il 1968 e il 1974, giocò da leader nel centrocampo del Palermo allenato da Carmelo di Bella in serie A.
Tanti ricordi dunque per il goriziano che sulla panchina dell’Atalanta è subentrato ad un altro ex rosanero, Stefano Colantuono. L’allenatore romano, che prima d’essere esonerato lo scorso 4 marzo aveva guidato i nerazzuri per ben quattro stagioni consecutive, in Sicilia ebbe poca fortuna nella stagione 2007/2008 in cui il presidente Zamparini puntò sul suo talento, esploso proprio a Bergamo, posto poi fallire nonostante un attaco da Champions composto al tempo da nomi del calibro di Cavani, Amauri e Miccoli. Di quel Palermo facevano parte altri due nomi che Colantuono ha voluto poi fortemente nella sua seconda vita con l’Atalanta, Giuseppe Biava e Giulio Migliaccio.
Il difensore, bergamasco doc, è rimasto nel cuore dei tifosi rosanero per essere entrato nel tabellino dello storico 5-0, che il Palermo inflisse al Catania nell’anno della promozione in A dopo 31 anni, e per il famoso ‘gol dello scorpione’ che il centrale segnò contro la Reggina in serie A con una prodezza degna del miglior Ibrahimovic. Discorso simile va fatto anche per Giulio Migliaccio, che arrivò in Sicilia da Bergamo come scudiero di Colantuono e che in un paio di stagione entrò a pieno diritto nell’olimpo dei giocatori preferiti dal pubblico del ‘Barbera’. Il centrocampista pelato, chiamato ‘Vin Diesel’ per la somiglianza col famoso attore americano, ha scritto pagine storiche del club di viale del Fante, specialmente sotto la gestione Delio Rossi. Indimenticabile la rete in tuffo di testa contro il Milan nella semifinale di Coppa Italia con un ‘Barbera’ stracolmo e impazzito di gioia per la rete del numero 8.
A guidare l’attacco dell’Atalanta domenica ci sarà poi un’altra vecchia conoscenza del Palermo, Mauricio Pinilla. L’attaccante cileno, vero e proprio girovago del calcio, in rosanero arrivò da capocannoniere della serie B con la maglia del Grosseto chiudendo in crescendo in un reparto che lo vedeva chiuso da Abel Hernandez e Fabrizio Miccoli. La punta più tatuata della massima serie proverà dunque a dare un dispiacere ai suoi ex tifosi con cui, a differenza di Biava e Migliaccio, non è mai scoccata la scintilla.
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09 Maggio 2015, 08:30