Da Catania parte |la lotta per la ricerca

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05 Dicembre 2013, 18:02

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Catania – Incrementare l’accesso al test Hiv, proponendolo attivamente a tutti i pazienti, questo il tema del seminario dal titolo ”Accesso al test HIV e modelli di intervento” organizzato dall’Unità Operativa Educazione alla Salute Aziendale (UOESA) dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania. Secondo il Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato della Salute- Regione Sicilia l’analisi dei trends temporali mostra una modifica delle caratteristiche dei casi dall’inizio dell’epidemia: la malattia non è più riscontrabile solo tra i tossicodipendenti, ma si sta sempre più diffondendo tra gli eterosessuali di età matura.

Dai dati forniti dal sistema di sorveglianza dell’infezione da HIV si evince, infatti, che in Sicilia si osservano circa 160 nuove infezioni ogni anno, con una diffusione maggiore tra i maschi di età tra 25 e 44 anni. I rapporti eterossessuali sono la causa principale della trasmissione dell’infezione, seguiti dai rapporti omosessuali. Su 719 casi riscontrati in Sicilia, dei quali 193 nella provincia di Catania, 317 (pari al 47,2%) hanno contratto la malattia attraverso rapporti eterosessuali. La ridotta propensione a sottoporsi al test, anche in chi ha comportamenti a rischio (31,2%), fa sì che spesso alla diagnosi il 57,4% (cioè 378 casi ) presenti uno stadio avanzato .

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Da qui l’esigenza, emersa dai vari interventi del seminario, della diagnosi precoce e prima ancora della prevenzione attraverso campagne informative e di sensibilizzazione affinchè si diffondi una maggiore propensione ad accedere al test. Una diagnosi tardiva equivale ad una maggiore spesa per il sistema sanitario, così come la mancata prevenzione. L’iniziativa si inserisce tra le attività svolte dall’UOESA, in collaborazione con le U.O. Malattie Infettive e le Aziende Ospedaliere catanesi, nell’ambito dei Progetti Obiettivo di PSN (Piano Sanitario Nazionale) 2012- Diagnosi infezione da HIV aventi come finalità la diffusione della conoscenza dei rischi e l’incremento del numero dei soggetti che si sottopongono al test.

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05 Dicembre 2013, 18:02

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