“Da concertare con la città” |La ricetta del consigliere Anastasi

di

17 Dicembre 2015, 15:59

2 min di lettura

CATANIA – “Stiamo parlando di una questione che entra profondamente nella vita della gente”. Sebastiano Anastasio, vicepresidente della Commissione Servizi sociali – in questo momento presidente facente funzioni, data l’assenza per maternità di Erika Marco – evidenzia quello che ritiene l’aspetto più importante legato all’approvazione dl Regolamento unico dei Servizi sociali. Per illustrare le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione a ritirare l’atto.

“Quello che va messo in evidenza – esordisce Anastasi – è che l’utente finale del servizio sociale è un soggetto fragile che va tutelato in ogni modo e spesso, la dinamica del palazzo e del Consiglio può portare a non comprendere questo aspetto che invece non va dimenticato”. Per questo, secondo il consigliere, il tempo che è stato richiesto per rivedere il regolamento – la cui delibera è stata infatti ritirata al momento dall’amministrazione comunale – è necessario. Per discutere con i soggetti coinvolti e far partecipare la città. Una sorta di replica alle preoccupazioni delle associazioni che, con una nota, ieri, avevano sollecitato l’assessore a dare seguito all’iter.

“Ci siamo resi conto, come commissione, non solo delle numerose critiche avanzate dall’Asp- spiega Anastasi – ma che, sul regolamento unico, molte associazioni hanno chiesto di essere ascoltate. Noi eravamo pronti a dare il parere, che sul regolamento unico era contrario – continua – ma il dibattito è ancora aperto e abbiamo preferito si evitasse il confronto serrato in aula o la pioggia di emendamenti. Per questo – continua – abbiamo chiesto, tramite la presidente del Consiglio Francesca Raciti, all’assessore di dare seguito al passaggio che è mancato all’inizio, ossia il confronto”.

Questo, secondo Anastasi, il motivo per cui Villari, ascoltato ieri proprio in Commissione, ha ritirato la delibera. “Ieri – sottolinea ancora il consigliere di Grande Catania – abbiamo dimostrato all’assessore che non vogliamo fare ostruzionismo ma che sul Regolamento unico è necessario si proceda come con il Regolamento edilizio, cioè coinvolgendo tutta la città e facendo in modo che si arriva alla massima partecipazione possibile”.

Articoli Correlati

Sciogliere i nodi prima che il documento – che fissa le regole sulla gestione di uno dei settori più delicati dell’amministrazione comunale – approdi in aula, per evitare perdite di tempo e strumentalizzazioni che avrebbero solo gravi conseguenze sui soggetti destinatari, la strada proposta da Anastasi che sin dalla sua elezione batte sul tasto dei Servizi sociali e della loro gestione.

“Nel corso dell’incontro di ieri – prosegue il consigliere – abbiamo spiegato a Villari le nostre idee e la necessità di non limitarsi alle parti sociali previste dai tavoli ma allargare il discorso alla cittadinanza che opera nel terzo settore. Pienamente consapevoli delle difficoltà del caso. Se questo passaggio fosse stato fatto prima, forse il regolamento già ci sarebbe. Se avessero coinvolto la commissione anche. Ma tant’è. Oggi si cerca di recuperare il gap, perché sappiamo che gli utenti finali sono persone in sofferenza e non vogliamo che il dibattito sia strumentalizzato”.

 

Pubblicato il

17 Dicembre 2015, 15:59

Condividi sui social