Dagli industriali alla politica | La solidarietà a Giunta

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27 Febbraio 2013, 19:20

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PALERMO – Tanti attestati di stima e solidarietà nei confronti di Natale Giunta, lo chef che ha denunciato i suoi estorsori. “Grande sostegno e piena solidarietà al collega Natale Giunta che senza indugio alcuno ha denunciato i suoi estorsori”, dice Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia. “Il suo gesto è un chiaro segnale – continua – che il clima é veramente cambiato, che gli imprenditori non sono più disposti ad accettare condizionamenti o imposizioni della criminalità organizzata. Un plauso – conclude Montante – va anche alla magistratura e alle forze dell’ordine che con la loro costante ed incisiva attività investigativa contribuiscono a far sentire la presenza dello Stato accanto ai cittadini onesti”.

“Sono vicino a Giunta, che ha denunciato i suoi estorsori – dice il senatore Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia -.  A lui va il mio pieno sostegno e la mia solidarietà. Oggi – aggiunge – denunciare è più facile. Gli imprenditori possono contare sull’azione antimafia fatta dalla magistratura, dalle forze dell’ordine, dagli enti locali, dalle associazioni antiracket. La denuncia consente di spezzare le catene dell’oppressione mafiosa e di liberare risorse ed energie sane da reinvestire nell’economia legale per creare lavoro e benessere”.

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Solidarietà a Giunta anche da parte dei vertici della Provincia di Palermo. “Mi sento umanamente vicino ad uno dei più importanti imprenditori del nostro territorio nel campo della ristorazione – sottolinea il presidente della Provincia, Giovanni Avanti – di cui ho apprezzato il coraggio delle azioni contro chi opera nell’illegalità. Un episodio deve essere un’esortazione per Natale Giunta a continuare nel suo ottimo lavoro di imprenditore al servizio della comunità, ma anche di esempio di ribellione contro il vile gesto malavitoso del racket delle estorsioni”. Pietro Alongi, assessore con delega all’Antiracket, esprime “grande apprezzamento e plauso a uno dei più importanti ristoratori della provincia e fiore all’occhiello della nostra terra per avere immediatamente rivelato all’autorità giudiziaria l’identità dei suoi aguzzini che oggi sono stati arrestati. Un comportamento – aggiunge – che deve servire da esempio ai tanti che subiscono le intimidazioni del racket delle estorsioni e che hanno paura di denunciare.

 

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27 Febbraio 2013, 19:20

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