Cronaca

“Da Cosa nostra a Casa nostra”, il progetto della città di Trapani

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13 Gennaio 2021, 12:00

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A Trapani, candidata a capitale della cultura in Italia nel 2022, la giunta, su proposta del sindaco Giacomo Tranchida, ha deliberato un progetto denominato da “Cosa nostra a casa nostra” che prevede il recupero, “per un allestimento artistico-culturale, con dotazione di QRcode (di rimando ad una biblioteca e banca dati informatica sui fatti e misfatti della mafia), e allocazione in sito comunale, esterno e alla pubblica fruizione culturale, delle lamiere accartocciate dei resti dell’auto del giudice Carlo Palermo, distrutta dalle bombe di mafia il 2 aprile 1985 a Pizzolungo, ove morirono i gemellini Giuseppe e Salvatore e la loro mamma Barbara Asta. Somma destinata 18.000 euro”.

E l’ allestimento del “centro di documentazione giuridica contro le mafie “Salvatore e Giuseppe Asta”. Creazione di una banca dati sulle sentenze emesse nei distretti giudiziari di Trapani, Marsala, e pronunce distrettuali. Realizzazione del sito web di documentazione giuridica dedicato al cittadino onorario, post mortem, Prefetto “Fulvio Sodano”. Formazione teorica e pratica professionale nel campo del giornalismo riservata agli studenti delle scuole secondarie. Attivazione web radio “Santo Della Volpe”. Realizzazione “Giornalino on line” degli studenti delle scuole superiori. Somma destinata 10.000 euro”.

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“La resistenza ed insieme la resilienza della gente onesta e perbene del trapanese, merita di essere sempre alimentata e sostenuta per dare alle nuove generazioni un orizzonte più sereno ed un futuro più libero – dicono Tranchida e l’assessore alla Cultura Rosalia D’Ali – la cultura può battere la mafia, e noi vogliamo sostenerla con strumenti nuovi e fortemente significativi, comunicativi ed informativi”. (ANSA).

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13 Gennaio 2021, 12:00

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