“Da domani autobus fermi” | La protesta degli autisti Ast

14 Febbraio 2014, 15:51

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PALERMO – Sono in presidio permanente da ieri sera, davanti la sede della rimessa dei mezzi dell’Ast in via Ugo La Malfa a Palermo, quindi si sono spostati in piazza Indipendenza per un sit in nel corso del quale chiederanno un incontro al Presidente della Regione Rosario Crocetta. Sono una cinquantina fra autisti e personale amministrativo dell’Ast, l’Azienda siciliana trasporti che da ieri protestano per la mancanza dello stipendio di dicembre, di certezze per il mese di gennaio e per chiedere garanzie sul futuro dell’Azienda.

“Il governo – spiegano Francesco Crecco Rsa Fit Cisl, Alessandro Bonavia Rsa Filt Cgil, Salvatore Vattiato Rsa Uiltrasporti, Massimo Cravotta Rsa Cisal e Giovanni Porretto Rsa Ugl – deve approvare in giunta il budget per il 2013, atto che svincolerebbe subito i 7 milioni e 200 mila euro attesi dall’Azienda per lo scorso anno. Somme che consentirebbero il pagamento degli stipendi ai lavoratori, della fornitura di gasolio, delle assicurazioni a rischio che scadranno a fine febbraio, e dei fornitori e officine che fino ad oggi hanno consentito all’Ast di effettuare con regolarità le corse”. I sindacati lamentano “già da domani i mezzi saranno sforniti di gasolio con difficoltà per il servizio”. “Vogliamo sapere – aggiungono le Rsa – qual è il futuro dell’Azienda, anche perché si attendono le somme che servirebbero a rinnovare un parco mezzi ormai inadeguato. Se non giungeranno risposte continueremo il presidio e porteremo sin da lunedì i mezzi davanti la sede della Presidenza della Regione a piazza Indipendenza. I 1200 lavoratori sono stanchi di attendere e di vivere nella totale incertezza sul futuro”. Amedeo Benigno Segretario Fit Cisl Sicilia , Franco Spanò Segretario Filt Cgil e Angelo Mattone Uiltrasporti concludono “abbiamo chiesto nei giorni scorsi un incontro alla Commissione Territorio e Ambiente dell’Ars proprio per parlare del futuro dell’Ast, speriamo si tenga presto, l’Azienda mira ormai alla sopravvivenza”.