14 Giugno 2018, 12:45
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PALERMO – “Uno dei temi più delicati è quello dell’emergenza sanitaria dei rifiuti in Sicilia. L’ordinanza emergenziale stabilita dell’ex ministro Galletti getta delle condizioni fuori norma. La gestione dei rifiuti di Musumeci è schizofrenica. Chiediamo che l’ordinanza emanata pochi giorni fa dalla Regione venga rivista”. Lo ha detto in conferenza stampa a palazzo dei Normanni a Palermo il deputato regionale del M5S Giampiero Trizzino, parlando dell’ordinanza emanata dal Governo sulla gestione dei rifiuti in Sicilia. “Una situazione di emergenza – ha detto Trizzino, primo firmatario di un ddl in materia di rifiuti presentato oggi dai 5stelle all’Ars – dovrebbe essere gestita da un solo documento, ossia dal piano stralcio, un documento emergenziale, che il M5S ha votato in commissione. Invece questo non è avvenuto, pochi giorni fa il Governo ha emanato un’ordinanza che pone a carico dei comuni il peso del trasferimento dei rifiuti eccedenti”. “Questa ordinanza – ha concluso l’esponente del M5s – sovverte quello che Musumeci diceva a maggio: è un modo per scaricare la responsabilità della Regione a carico dei comuni. Lo denunceremo anche a livello ministeriale. Faremo fuoco e fiamme affinché non ci saranno più ordinanze emergenziali”.
E sul ddl ‘collegato’ alla finanziaria: “Il cosiddetto collegato se fosse un testo di legge serio, conterrebbe norme economiche e invece non ci sono. L’Aula è bloccata. Il presidente Micciché chiuda subito la sessione di Bilancio e si cominci portare in aula leggi serie che servono alla Sicilia” ha affermato Trizzino parlando dei lavori dell’Aula. “Abbiamo proposte e soluzioni, ma c’è una maggioranza debole che per mesi ha tenuto in ostaggio il Parlamento prima sulla finanziaria – ha aggiunto il deputato Nuccio Di Paola – e ora sul collegato. Chiediamo a Musumeci e Miccichè di capire cosa vogliono fare da grandi. Sono passati oltre sei mesi dalle elezioni, hanno vinto, ora la luna di miele è finita”.
Sul tema dei rifiuti era intervenuto anche Anthony Barbagallo, il parlamentare Pd componente della commissione Ambiente: “La decisione della giunta Musumeci in tema di rifiuti, che scarica sui comuni enormi responsabilità e costi aggiuntivi che rischiano di accrescere il numero di enti locali in dissesto, appare ingiusta ed incomprensibile. Il Pd all’Ars farà la sua parte: chiederemo una immediata audizione dell’assessore all’Energia Pierobon in quarta commissione per rettificare l’ordinanza del presidente della Regione e trovare soluzioni alternative che vadano nella direzione di un reale e serio coordinamento del sistema della raccolta e gestione dei rifiuti d’intesa con i comuni siciliani”.
Nel pomeriggio arriva la replica del presidente della Regione Nello Musumeci: “Sono vent’anni che in Sicilia si rincorre l’emergenza rifiuti. Per uscirne presto e bene serve il concorso di tutti: Regione, Comuni e cittadini”. “Il governo regionale – continua il governatore – ha ereditato una situazione gestionale dei rifiuti in Sicilia più che disastrosa. Basti vedere le oltre quaranta ordinanze emanate dal precedente presidente. Subito dopo l’insediamento del mio governo, la prima ordinanza emessa ‘per obbligo istituzionale’, altrimenti il sistema andava in crisi, conteneva molte deroghe alla gestione dei rifiuti. Tali criticità, nell’arco di pochi mesi, sono state circoscritte alla sola autorizzazione dell’impianto di pre-trattamento nella discarica ‘Cava dei Modicani’ a Ragusa”. “Bisogna chiarire – aggiunge – che l’obbligo del trasferimento dei rifiuti fuori dalla Sicilia era già stato prescritto, precedentemente, dal ministro dell’Ambiente ed è stato disposto nella recente ordinanza emergenziale della Protezione civile nazionale di marzo, a cui la Regione sta dando attuazione. E’ il sistema normativo vigente che attribuisce la gestione integrata e quindi l’eventuale trasferimento della spazzatura fuori dalla Regione a carico dei Comuni e degli Enti gestori”. “Per consentire il ripristino della normalità – ha spiegato Musumeci – nei giorni scorsi ho firmato un’ordinanza, individuando un cronoprogramma degli interventi prescrittivi, in linea con il Piano stralcio approvato all’unanimità dalla Commissione Ambiente dell’Ars. Un documento che contiene le linea guida per la ‘nuova’ gestione dei rifiuti, nelle more dell’approvazione del Piano regionale per conseguire un assetto finalmente ordinario e trasparente della gestione. Ai Comuni, infatti, viene imposto di attivare – come già previsto dall’ordinanza del 28 febbraio – ogni azione utile per incrementare le percentuali di raccolta differenziata entro il 30 giugno e conseguire, entro il primo ottobre, risultati concreti del 35 per cento”.
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14 Giugno 2018, 12:45