04 Aprile 2013, 11:20
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ALBA (CUNEO) – Una banda di rapinatori-pendolari raggiungevano da Palermo il nord Italia per commettere colpi in banche e ville. I carabinieri di Alba hanno eseguito 13 misure cautelari in carcere emesse dal gip Francesca Di Naro. L’operazione è stata denominata “Johnny Stecchino” perché, come nel film, i malviventi parlavano tra loro al telefono in dialetto palermitano. Dei 13 arrestati, 8 sono di Palermo. I colpi contestati sono stati commessi in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna.
Le rapine in banca erano commesse sempre con lo stesso modus operandi: furto il giorno precedente di auto da utilizzare per il colpo e al momento dell’assalto sequestro di clienti ed impiegati a cui venivano legati i polsi con fascette in plastica. In alcuni casi i rapinatori erano armati di pistola, forzavano la cassette di sicurezza, si impossessavano del bottino e scappavano.
La banda è accusata delle rapine ai danni della Banca Popolare di Novara a Spigno Monferrato (Alessandria), della Bre Banca Regionale Europea di Neive (Cuneo), della Cariparma di Sale (Alessandria), della Banca d’Alba di Santa Vittoria d’Alba, della Banca Popolare di Novara di Garlasco (Pavia) e nella villa di un imprenditore del settore alberghiero di Rimini.
Questo l’elenco degli arrestati: Salvatore Ciancio, 34 anni e il padre Giuseppe Ciancio, 57 anni, Giovanni Ferrante di 35 anni, Nunzio Di Franco, di 37 anni, Santo Pace, di 36 anni, Francesco Pilo di 37 anni, Salvatore Romito di 37 anni e Fabio La Vattiata di 36 anni, tutti di Palermo; di Torino Carlo Costanzo di 44 anni, originario di Torino; Sergio Rulli di 47 anni di Loazzolo (Asti); Nicola Rulli di 51 anni di Santo Stefano Belbo (Cuneo); Carmelo Sole di 34 anni di Trofarello (Torino) e Angelo Tidona di 35 anni di Riva di Chieri (Torino).
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04 Aprile 2013, 11:20