26 Marzo 2017, 09:42
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CATANIA – Oda: timori per gli stipendi ma il Commissario rassicura. L’Oda replica all’Usb sui pagamenti delle spettanze ai lavoratori con una nota. “Allo scopo di porre fine al diffondersi di notizie gratuite, infondate e pretestuose, sulle cui reali ragioni si avrà modo in seguito di fare chiarezza, si comunica che, in ottemperanza all’accordo sindacale del 22/03/2017 con CGIL e CISL, ed all’intesa intervenuta con l’O.S. COBAS, è stato disposto, giorno 24 marzo, il pagamento degli stipendi di febbraio 2017 del personale della sanità e di giugno 2015 del personale della formazione professionale. Come pure stabilito ed inteso con le stesse OO.SS., seguirà nei giorni immediatamente successivi, raccolti i dati necessari dagli uffici competenti, il versamento di un acconto ai prestatori libero professionali dell’ambito sanitario”, scrive il Commissario.
Il 4 aprile i lavoratori dell’Opera Diocesana di Assistenza avevano in programma uno sciopero per “il mancato pagamento degli stipendi di febbraio e marzo”. All’appello mancherebbe anche la metà della tredicesima dello scorso anno. Il segretario dell’Usb, Corrado Tabbita Siena, ha espresso con una nota i timori che serpeggiano tra i dipendenti. “La sensazione che travolge i lavoratori è quella di essere ripiombati nei tempi in cui attendere notizie certe del pagamento degli stipendi era una chimera”, scrive il segretario. “L’Unione Sindacale di Base, sindacato con la maggiore rappresentanza all’Oda, attende inutilmente una comunicazione in merito ai comportamenti della governante della fondazione, qualunque essa sia”, spiega Tabbita Siena annunciando l’intenzione di tornare in piazza.
Il sindacalista sottolinea il disappunto per l’assenza del Commissario Straordinario Vescovile alla riunione del 23 marzo che si è tenuta all’Ispettorato del lavoro. “Dobbiamo dare atto, – scrive Tabbita Siena- che alla riunione presso si è presentato il rappresentante del Cda e dell’Asp, diversamente si è notata l’assenza del Commissario Straordinario Arcivescovile”. Insomma, una nuova stagione di proteste sembrerebbe profilarsi all’orizzonte.
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26 Marzo 2017, 09:42