16 Marzo 2012, 11:21
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Il centrosinistra non ha più tempo. Manca ormai poco alla data ultime per la presentazione delle liste e, mentre gli altri candidati già riempiono la città di manifesti e dettano linee programmatiche, i partiti che hanno promosso le primarie del 4 marzo a Palermo restano al palo senza un nome che unisca tutti.
Anche la direzione provinciale di Sel, riunitasi ieri sera, ha certificato la divergenza di posizioni fra il blocco composto da Idv, vendoliani, Verdi e Rifondazione da un lato, che non riconosce la vittoria di Ferrandelli e il suo diritto ad essere il candidato di tutti, e il Pd dall’altro che invece difende, non si sa quanto strenuamente, il verdetto uscito dai gazebo.
“Sel insiste, come Rita Borsellino, sulla necessità di individuare velocemente una soluzione che possa rappresentare i 30mila partecipanti alle primarie, che hanno espresso un’istanza forte di cambiamento e di unità”, dice Sergio Lima nella sua relazione alla direzione di Sel, che alla fine ha approvato un documento che chiede di individuare un nome che possa mettere tutti insieme. Il problema, però, resta il fattore “tempo”.
Lunedì dovrebbe riunirsi la direzione provinciale del Pd, i cui numeri sono in mano a Lupo, dal cui esito dovrebbe dipendere anche la scelta di Rita Borsellino di tornare o meno in campo. L’eurodeputata avrebbe dovuto incontrarsi ieri con Ferrandelli, ma il vertice è saltato all’ultimo minuto. Difficile dire se ci saranno altri margini di manovra, ma quello che è certo è che all’inizio della prossima settimana dovrà per forza venire fuori un nome che metta tutti insieme (circola con insistenza l’ipotesi Francesco Forgione) oppure il centrosinistra si presenterà diviso alle prossime comunali, con il concreto rischio di perdere una battaglia già vinta in partenza.
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16 Marzo 2012, 11:21