15 Luglio 2016, 00:20
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SIRACUSA – Da Modena, Milano, Alessandria, oltre che da tutte le parti della Sicilia e dalla stessa Siracusa: persone provenienti da tutta Italia stasera hanno vissuto la sgradevolissima esperienza di arrivare al teatro greco di Siracusa per la prima del festival Euromediterraneo, la Turandot, e trovare in realtà tutto chiuso. ”Festival annullato”, si sono sentiti dire da ”un signore vestito di nero”, come lo racconta Mariarosa Leardi, una signora di Alessandria che insieme con il marito ha raggiunto la città aretusea per una vacanza con lirica, progetto irrimediabilmente frustrato.
”Il signore vestito di nero” non ha aggiunto altro, né sulle ragioni dell’annullamento e nemmeno sul perché non fossero stati avvertiti i possessori di biglietto, tra l’altro nominale. Scena mortificante che probabilmente si ripeterà anche nelle prossime sere, visto che il festival lirico prevedeva date fino al 23 luglio. Busillis tutto aperto, visto che in realtà l’annullamento del festival era stato annunciato, anche se solo 24 ore prima dell’inizio degli spettacoli. L’organizzazione, nella giornata del 13, attraverso un comunicato stampa avvertiva dell’annullamento attribuendolo ”alla mancata concessione del sito da parte dell’assessorato regionale ai Beni culturali” il quale, sempre secondo gli organizzatori, non avrebbe ”mai risposto alle istanze di richiesta di concessione triennale né annuale presentate dal Festival Euromediterraneo con lettere, incontri e i solleciti”.
Consapevole del danno enorme (”agli investimenti fatti per far nascere la stagione lirica al teatro Greco di Siracusa, alla città di Siracusa, a tutto il comparto turistico e ricettivo: dagli alberghi ai ristoranti, dalle compagnie aeree ai tour operator”) di tale annullamento, il presidente del festival Euromediterraneo Luciano Cupellini, si scagliava contro la Regione: ”Un danno enorme che qualcuno sarà chiamato a risarcire”. Ma in realtà nonostante la decisione, già trapelata qualche giorno prima, né sul sito ufficiale del festival né sulle piattaforme online destinate all’acquisto dei biglietti, l’evento è mai stato cancellato.
Anche in questo momento è ancora in bella mostra. E alle agenzie che si sono occupate della vendita dei biglietti nessuno ha comunicato l’annullamento in modo che gli utenti potessero essere raggiunti dalla comunicazione. ”Io ho fatto 300 km per arrivare qui dopo aver prenotato i biglietti ad aprile tramite agenzia – racconta la signora di Alessandria, Mariarosa Leardi -. Sono arrivata al cancello, chiuso. Un signore vestito tutto in nero ha detto ‘annullato lo spettacolo, non si farà. Sono stato inviato dall’organizzazione per dirvi solo questo. Non posso dire le ragioni’. Insieme a me e a mio marito – continua – c’erano persone che aveva comprato come noi i biglietti, chi su internet chi tramite agenzia. La maggior parte veniva del Nord. La Sicilia e Siracusa – ammonisce – non hanno fatto una gran bella figura. Io ero molto affezionata a questo teatro – prosegue mortificata – penso che sarà l’ultima volta che verrò. Ogni anno vengo per le tragedie, l’anno scorso per il festival della lirica ho visto la Norma, però devo dire che questa sera è stata una gran delusione. Soprattutto non avere avuto nemmeno una risposta. Come si possono vendere i biglietti e poi non avvisare, né noi né l’agenzia, di un cambio programma? Com’è possibile che io faccio tanti chilometri per venire, prenoto l’albergo… Ma che modi sono?”. Qualcuno dovrà dare delle risposte, a partire probabilmente da assessorato regionale e Soprintendenza.
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15 Luglio 2016, 00:20