06 Ottobre 2020, 17:43
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Sindaci, assessori, consiglieri comunali: il test delle Amministrative siciliane sorride a Nello Musumeci e a Diventerà Bellissima che supera la prova elettorale con buoni voti. L’appuntamento del resto era decisivo soprattutto a livello regionale, dove nel 2022 si tornerà alle urne, ma i risultati assumono un peso ancor più significativo se accostati a quelli per niente esaltanti della Lega di Matteo Salvini, ormai ex promessa sposa del movimento del Governatore.
Non è un mistero che il presidente avesse puntato molto sul turno elettorale, girando per i comuni e tenendo comizi a fianco dei candidati a sindaco: un tour che sembra aver dato i risultati sperati, visto che Db elegge i primi cittadini di Villabate, San Mauro Castelverde, Aliminusa, Pietraperzia, Casteltermini e Ribera. “Decine di consiglieri comunali che in molti casi sono stati i più votati delle loro liste – dice l’assessore Ruggero Razza in una nota – Diventerà Bellissima cresce nell’ambito di un centrodestra che in Sicilia torna in tante città a livelli superiori il 60%”.
Già, perché il centrodestra in versione “classica” funziona (anche senza la Lega) e i risultati galvanizzano chi come Musumeci, Razza e Aricò non vuol sentire parlare di Grande centro, ma punta ad arrivare al 2022 con una coalizione di stampo tradizionale. La lista del Governatore ottiene l’11,5% a Ribera, dove si piazza prima nell’ambito della coalizione, raccoglie comunque il 5,5% ad Agrigento nonostante Zambuto non arrivi al ballottaggio), elegge consiglieri a Cammarata, Camastra e Raffadali. Il simbolo di Db convince a Villabate dove arriva addirittura al 17%, collocandosi sul primo gradino del podio, a Milazzo dove raccoglie l’11,5% dei consensi, a Barcellona Pozzo di Gotto ottiene quasi il 12%. Delusioni invece a Termini Imerese, dove si ferma al 2%, ad Augusta dove l’accoppiata con la Lega raccoglie solo il 3,4% e a Carini, dove Gianfranco Lo Piccolo resta fuori dal ballottaggio e la lista rimane sotto il 4%.
“Il centrodestra se unito vince – dice il capogruppo all’Ars Alessandro Aricò – In provincia di Palermo è successo ad esempio a Villabate, dove il candidato sindaco di Diventerà Bellissima, Gaetano Di Chiara, è stato eletto già al primo turno grazie al sostegno di una coalizione compatta. Pertanto resta il rammarico per casi come quello di Termini Imerese, dove il M5s è in minoranza ma ha prevalso solo perchè noi del centrodestra non siamo riusciti a fare fronte comune con una candidatura condivisa”.
“Queste elezioni in Sicilia consolidano il centrodestra con un risultato vincente ovunque si è andati uniti, da Ribera a Barcellona, da Milazzo a Marsala – dice il presidente dell’Assemblea di Db Giuseppe Catania – Abbiamo eletto tantissimi consiglieri comunali, quasi sempre i più votati in paese, abbiamo eletto molti sindaci del nostro movimento come a Casteltermini, nonostante lo sforzo in campagna elettorale di Di Maio e Cancelleri. Il vero dato politico è che i cinque stelle sono spariti e il centrodestra si consolida”.
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06 Ottobre 2020, 17:43