Cultura e Spettacolo

Da Zō Centro culture contemporanee in scena “Ogni bellissima cosa”

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14 Luglio 2021, 12:12

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CATANIA – Giovedì 15 luglio torna da Zō Centro culture contemporanee di Catania la rassegna teatrale Altrescene, con “Ogni bellissima cosa”, una produzione di Nutrimenti Terrestri dal testo “Every Brilliant Thing” dell’iperpremiato drammaturgo e regista inglese Duncan Macmillan e di Jonny Donahoe, traduzione e regia di Monica Nappo, con Carlo De Ruggieri in scena.

Quando sei bimbo e i grandi fanno cose che tu non capisci tanto, provi a domandare loro che sta succedendo, ed eventualmente, a dare il tuo aiuto. In alcuni casi puoi scoprire che il tuo aiuto e il tuo modo di reagire restano invariati dopo venti anni. “Ogni cosa bellissima” parla proprio di questo. Di una persona che parla di quando da bambino sia stato costretto a chiedersi cosa fosse questa cosa chiamata morte, cosa volesse dire la frase “Mamma è depressa”. Neanche il papà sa rispondere, e quindi il bimbo inizia una lista di tutte le cose bellissime che ci sono attorno a noi e che sono un buon motivo per vivere e svegliarsi con il sorriso. Questa storia può accadere ovunque nel mondo, perché è ovunque nel mondo che accadono queste storie. Duncan Macmillian ci racconta qualcosa che è un po’ la sua vita ma è un po’ la vita di tanti di noi, e così facendo inizia a costruire un mondo sotto i nostri occhi dove il teatro è un gioco per bambini alla sua massima potenza. 

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Monica Nappo, attrice e regista, ha introdotto in Italia molti testi di drammaturgia contemporanea; è stata la prima a dirigere e recitare testi di Dennis Kelly e Tony Kushner. Ha partecipato a numerose tournée europee, con produzioni italiane ed europee, lavorando con, fra gli altri, Carlo Cecchi, Mario Martone, Tony Servillo, ed è stata la prima attrice italiana ad interpretare opere come “Psicosi delle 4:48” di Sarah Kane, “Quale droga fa per me” di Kai Hansel ed “East Coast” di Tony Kushner. Ha lavorato anche per il cinema (fra gli altri, “Magnifica presenza” di Ferzan Ozpetek, “To Rome with Love” di Woody Allen, “Venaria Reale. Peopling the palaces” di Peter Greenaway, “L’uomo in più” di Paolo Sorrentino, “Estate romana” di Matteo Garrone), la televisione (fra gli altri, “Pulling” di Tristam Shapiro per la BBC3, “Sabato, domenica e lunedì” di Paolo Sorrentino) e la radio (fra gli altri, “Bordello di mare con città” di Tony Servillo, “Le lacrime amare” di Petra von Kant regia Valter Malosti). Carlo De Ruggieri debutta nel cinema con i Fratelli Taviani ne “Il Sole anche di notte” e nel successivo “Fiorile”. Lavora nell’ultimo film girato da Ettore Scola “Che strano chiamarsi Federico”, in “Se Dio vuole” di Eduardo Falcone, in “Lasciati Andare” di Francesco Amato e in “Metti la nonna in freezer” di Giuseppe Stasi e Giancarlo Fontana. In teatro partecipa, fra gli altri, agli spettacoli “Tutto a posto” e “L’ufficio” di Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, “Il giuoco delle parti” di Luigi Pirandello con la Compagnia di Umberto Orsini. Nelle ultime stagioni è fra i protagonisti dello spettacolo “4 5 6” di Mattia Torre, di cui interpreta anche il sequel tv in onda nel programma di Serena Dandini “The show must go off”.

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14 Luglio 2021, 12:12

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