07 Marzo 2013, 00:24
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PALERMO – A margine della presentazione di un progetto per i minori disagiati, l’assessore alla Cittadinanza Sociale del Comune di Palermo, Agnese Ciulla, ha rilasciato a LiveSicilia una breve intervista su alcuni “temi caldi” del settore dei servizio socio-assistenziali.
Assessore, partiamo dalla graduatoria per l’emergenza abitativa. Le famiglie dell’ex campo container di via Messina Montagne che hanno presentato la domanda sono state inserite. La loro situazione rimane però in bilico per le famose delibere di sgombero, prima inviate e poi sospese.
“Le diffide sono state fatte perché si è concluso il periodo di affidamento del bene confiscato. In questo momento queste famiglie, come tantissime altre, si trovano in una situazione di attesa, prima di capire qual è il percorso successivo. In ogni caso mi sembra che quasi tutte le famiglie dell’ex campo container avessero i requisiti per essere inserite nella graduatoria per l’emergenza abitativa. Per l’assegnazione degli alloggi popolari Erp invece c’è già un bando specifico. Al momento stiamo lavorando sul regolamento comunale per ridefinire l’affidamento dei beni confiscati. Finché non lo facciamo gli sgomberi saranno bloccati. Dove stiamo intervenendo in modo forte è sulle situazioni di più grave emergenza, ossia sulle famiglie in cima alla graduatoria.
Passiamo ai centri aggregativi per minori. Lasciando perdere le polemiche con il deputato regionale Ferrandelli, a che punto è il bando?
Il bando è praticamente pronto. Uscire insieme agli altri bandi della legge 285. I soldi sono stati registrati su un capitolo del bilancio a gennaio. Finora non abbiamo potuto far niente perché, proprio per richiesta degli enti del terzo settore che hanno già collaborato o che vorrebbero collaborare con l’Amministrazione, abbiamo concordato con l’Ufficio Contratti e con il Segretario Generale una modalità più consona al lavoro degli enti sul territorio. Era questo lo scoglio più grosso da superare. Adesso abbiamo trovato un modo più adeguato di usare il codice degli appalti, che in precedenza non prevedeva che si potesse fare frazionamento: gli enti potevano partecipare soltanto consorziandosi e soltanto per lotti molto grossi. Questo significa che gli enti dovevano avere capacità finanziarie tali da potersi permettere fidejussioni elevatissime per avere le anticipazioni, presentando credenziali bancarie enormi. In pratica o viene una multinazionale o uccidi il territorio. Questo nodo è stato superato. E poi abbiamo voluto rivedere uno dei criteri di punteggio, quello dell’esperienza pregressa, finora valutato solo in fase di accesso al bando ma non in fase progettuale: per cui ente che, per esempio, ha sei mesi di attività ma vent’anni di esperienza non viene selezionato nella fase progettuale. Un minimo di esperienza per l’accesso al bando è necessaria, ma durante la valutazione progettuale vanno inseriti anche altri tipi di esperienza. Per chiudere questo aspetto con gli enti ci sono voluti sei mesi di lavoro.
Sul fronte del trasporto dei disabili alcune circoscrizioni si sono lamentate di non essere state coinvolte
Stamattina ho incontrato il presidente della Quinta, una di quelle che hanno espresso parere non favorevole. Il regolamento comunale è consultivo e non entra nel merito di chi deve gestire il trasporto dei disabili ma di come deve essere regolato. Poi è anche giusto sentire le varie circoscrizioni. Ma è l’amministrazione comunale a decidere sull’accredimento, per il quale abbiamo già trovato quattro o cinque ditte. Per adesso va avanti soltanto il servizio legato alle cure e alle terapie. Quello per la scuola lo stiamo riattivando perché abbiamo avuto i soldi a fine anno. Le ditte ci sono e la Commissione ha quasi portato a termine il suo lavoro. A breve pubblicheremo la graduatoria.
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07 Marzo 2013, 00:24