13 Marzo 2018, 10:35
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PALERMO – Si sono aperte le porte del carcere per Antonino Spina, l’uomo conosciuto in città per il suo slogan “Aiutatemi ad aiutarli”, volto all’adozione di cani randagi contro la quale cittadini e associazioni animaliste hanno più volte puntato il dito. Dopo la detenzione domiciliare, infatti, i poliziotti del commissariato Zisa guidato da Rosa La Franca hanno eseguito l’aggravamento della misura per una serie di violazioni al provvedimento.
Spina, arrestato due settimane fa per non aver rispettato più volte l’obbligo di dimora imposto dopo una sfilza di denunce, deve scontare un anno. Nei suoi confronti, una raffica di provvedimenti dopo i quali non ha mai mollato: ultimamente stazionava con i suoi cani di fronte al Teatro Massimo, in piazza Verdi. Aveva eletto il suo domicilio in un’abitazione di via Gorgone a Cruillas, dichiarando che si trattava della casa dei suoi genitori. Le indagini della polizia hanno accertato che lì si trova soltanto una grande terrazza dove l’uomo aveva realizzato un box abusivo, dove custodiva ben ventiquattro cani in cattive condizioni igienico-sanitarie.
Un’area in cui era difficile accedere e che non rispettava i requisiti di “sorvegliabilità” da parte delle forze dell’ordine. Inoltre, come accertato dalla polizia, Spina avrebbe comunicato più volte con l’esterno attraverso l’utilizzo di un telefono cellulare non dichiarato, usando anche i social network.
Dopo i primi sopralluoghi, alcuni dei cuccioli trovati dagli agenti e dai volontari sono stati affidati alle associazioni animaliste, altri si trovano ancora sul posto e i veterinari hanno constatato la presenza di malattie come la rogna e la leishmania. Sono stati tutti microchippati. “Per chi volesse aiutarci con gli affidi o adozioni – spiegano i volontari dell’associazione “Felici nella coda” – potete contattarci al 3295489641 (whatsapp) oppure tramite felicinellacoda@gmail.com”.
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13 Marzo 2018, 10:35