Dal boom al flop | Crollo del M5s

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21 Febbraio 2019, 17:41

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La Lega cresce e tiene botta, il Movimento Cinque Stelle perde quota. Gli ultimi sondaggi al sapore di Europee mettono in luce un crescente consenso per il partito di Matteo Salvini, che strizza l’occhio a nuovi potenziali elettori, ma evidenziano anche un calo del suo partner di governo in quella che rispetto alle Politiche di marzo 2018 appare come una ribalta importante.

Secondo diverse agenzie specializzate, il ‘blocco’ di italiani con le idee già chiare se si fosse andati al voto nell’ultima settimana corrisponde a circa il 55% del campione. E i leghisti potrebbero contare su una sensibile crescita di consenso: nello specifico, il sondaggio di Swg per La7 vede la Lega al 33,5% e i Cinque Stelle al 22,1%; simili i dati di Tecnè per Rti, con la Lega al 33% e il M5S al 23,2%, mentre lo studio di IndexResearch per la trasmissione tv Piazza Pulita rileva addirittura al 34,5% il Carroccio e al 22,3% il partito guidato da Luigi Di Maio. Una discriminante potrebbe essere costituita dalla data dei sondaggi: tutti risalgono a prima del “no” a procedere contro Salvini sul caso Diciotti, deliberato dagli elettori pentastellati sulla piattaforma telematica del movimento, Rousseau.

I dati rafforzano la compagine del ministro dell’Interno, sempre più sulla cresta dell’onda politica, e si rivelano impietosi con la ‘creatura’ di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Basta tornare ai sondaggi condotti dalle stesse agenzie all’inizio del 2019: in quel periodo, Swg per La7 dava la Lega al 32,2% e i Cinque Stelle al 26,3%, in uno studio di Tecnè per Rti la Lega risultava al 31,8% e il M5S al 24,9%, mentre IndexResearch per Piazza Pulita rilevava la Lega al 33,1% e il Movimento 5 Stelle al 24,1%. Una crescita perpetua per il partito lombardo, agevolato dal continuo calo della controparte al governo.

La discrepanza tra presente e passato è ancor più evidente nel confronto tra i sondaggi attuali e quelli realizzati in vista delle Politiche: a metà febbraio 2018, Swg dava alla Camera il Movimento Cinque Stelle tra il 27,3 e il 29,3%, e la Lega dal 12,4 al 14,4%; il ‘ribaltone all’inverso’ si osserva anche nel sondaggio di IndexResearch per Piazza Pulita, che prima delle elezioni dava i Cinque Stelle al 27,6% e la Lega al 13,8%.

Dati in netta controtendenza col boom osservato in Regioni come la Sicilia, dove in occasione delle Politiche i votanti pentastellati avevano sfiorato il 50%. In Italia, i dati definitivi delle elezioni del 4 marzo avevano visto i Cinque Stelle aggiudicarsi il 32,6% e la Lega il 17,3%. Stando ai sondaggi, da quel momento a oggi la Lega avrebbe guadagnato tra i 15 e i 19 punti percentuali, e il M5S ne avrebbe persi fino a 8.

I sondaggi recenti non ritraggono soltanto i numeri del consenso: l’indagine di Quorum per SkyTG24, ad esempio, prende in esame la soddisfazione degli italiani in merito a quanto finora realizzato dal governo gialloverde: alle elevate percentuali di elettori di Lega e Movimento Cinque Stelle “molto” o “abbastanza” soddisfatti (93,5% Lega e 95,9% M5S), fanno da contraltare i numeri dell’elettorato nel complesso (il 60% di tutti gli elettori ha risposto di essere “poco” o “per nulla” soddisfatto del governo). Anche il sondaggio di Eumetra per la Rai si concentra sulla soddisfazione, ma stavolta esclusivamente su quella degli elettori pentastellati: per il 22% del campione il movimento sta perdendo consensi perché troppo sulle orme della Lega, mentre il 73% sostiene ci siano altre ragioni e il 5% preferisce non rispondere. Su questo quesito, come su quelli degli altri sondaggi, sarà interessante rilevare gli sviluppi del “no” a procedere contro Salvini, che potrebbe aver giocato un ruolo importante per l’elettorato.

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21 Febbraio 2019, 17:41

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