13 Maggio 2022, 21:03
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Il nuovo contratto nazionale, la necessità di avviare subito le trattative per il rinnovo 2022-2024, il futuro della Pubblica Amministrazione. Sono stati questi alcuni dei temi al centro dell’assemblea dei lavoratori Inps di Palermo e della sede regionale convocata dal sindacato Confsal-Unsa coordinamento Inps, presso il resort Città del Mare di Terrasini. Un momento di confronto anche per i quadri regionali alla presenza del segretario siciliano Salvo Ciaramidaro, del nazionale Francesco Viola e del segretario generale della Federazione Confsal-Unsa Massimo Battaglia che hanno fatto inoltre il punto sui risultati delle ultime elezioni Rsu, che hanno visto l’Unsa conquistare quasi un terzo del totale delle preferenze nell’Isola.
“I lavoratori pubblici sono stati determinanti per l’Italia durante la pandemia, assicurando i servizi nonostante le grandi difficoltà del momento e le carenze d’organico – spiega Battaglia – Un ruolo riconosciuto perfino dal Presidente della Repubblica e che ci ripaga dei tanti giudizi superficiali della politica”. “Dopo due anni di pandemia, siamo finalmente tornati a riunirci e a discutere in presenza – spiega Francesco Viola – Una preziosa occasione per parlare dei problemi del pubblico impiego e delle prospettive future insieme a tanti colleghi e amici”.
La grande novità è il nuovo contratto generale delle Funzioni pubbliche che, sebbene entrato in vigore questo mese, è già scaduto. “Dopo anni di blocco – aggiunge Viola – abbiamo ottenuto un contratto sicuramente innovativo, ma che si riferisce a un triennio già concluso. La guerra ha fatto aumentare l’inflazione e gli aumenti che tra maggio e giugno i dipendenti troveranno in busta paga sono largamente insufficienti, ecco perché è importante iniziare subito le trattative sul nuovo contratto aggiornando le retribuzioni al reale costo della vita”. La Ragioneria generale dello Stato ha comunque assicurato che verrà erogata l’indennità di vacanza contrattuale, proprio in attesa del rinnovo, che diventerà dello 0,5% dal primo luglio.
“Il nuovo contratto, seppur arrivato in ritardo – conclude Battaglia – è il primo passo verso un cambio radicale della Pubblica amministrazione. Prendiamo lo smart working: finalmente si contrattualizza, cosa che ancora non avviene nel privato. Il lavoro pubblico è destinato a mutare grazie all’informatizzazione, ma va accompagnato da un cambio della cultura del lavoro”.
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13 Maggio 2022, 21:03