11 Giugno 2018, 04:09
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CATANIA – Una vita a destra: ecco chi è il nuovo sindaco di Catania. La storia politica di Salvo Pogliese inizia in Corso Sicilia 11, nella storica sede del Movimento Sociale Italiano. Sotto la fiamma, che campeggia sul balcone del quartier generale della destra etnea, Salvo Pogliese appena quattordicenne muove i primi passi, ereditando la passione politica dallo zio Nello, storico monarchico e missino catanese. Scalando i vertici della federazione giovanile arriva a ricoprire la carica di segretario provinciale. Pane, politica e Calcio Catania: Salvo Pogliese, sfegatato tifoso rossoazzurro, alla fine degli anni ottanta fonda anche un gruppo ultrà: gli Indians. In curva Sud, armato di megafono, impone un modello di tifo e stile differente, facendo interagire quartieri diversi uniti dalla fede rossoazzurra. Cosa che riuscirà a fare anche a livello politico pescando consensi sia nei quartieri periferici e popolari sia in quelli borghesi dove è nato e cresciuto (Pogliese è il figlio del noto commercialista Antonio). L’enfant prodige della “droite” catanese ricopre il ruolo di consigliere di amministrazione dal 1993 al 1997.
Nel 1996 Pogliese è eletto segretario regionale di Azione Giovani e nel 1997 fa il suo ingresso in consiglio comunale vestendo i colori di Alleanza Nazionale. Dal Senato cittadino all’Ars il passo è breve: nel 2006 centra l’elezione in quota An. Nel 2008 è riconfermato nella lista del Pdl, dove assume il ruolo di vice capo gruppo. Quattro anni dopo è rieletto a Palazzo dei Normanni e nel 2013 quando le strade dei nati sotto la stella del predellino si dividono entra in Forza Italia. Un anno dopo totalizza 61186 voti di preferenza e classificandosi primo degli eletti di Forza Italia stacca il biglietto per il Parlamento Europeo. Chi lo conosce bene gli riconosce la dote di “saldatore” di pezzi politici affini come quando ai tempi dell’Università creò una lista unica che teneva insieme il Fuan e Azione Universitaria. In tempi più recenti si è ritagliato un ruolo analogo, è stato infatti uno degli architetti del centrodestra unito (suggellato dal patto dell’arancino) che ha trascinato la vittoria di Nello Musumeci.
Un copione che va in scena anche a Catania nonostante la mutata fase politica con il centrodestra (Lega inclusa) compatto sul suo nome nei giorni dell’esperimento gialloverde romano. E pensare che nel 1991 fu proprio Salvo Pogliese a guidare la rivolta siciliana del Fronte contestando Umberto Bossi in città per un convegno ai tempi delle arringhe antimeridionali. Il tifosissimo rossoazzurro, ironia della sorte, oggi taglia un traguardo ambito e coltivato da sempre: diventa primo cittadino della sua città. Ma la vittoria arriva nel giorno che vede il Calcio Catania fuori dalla finale dei playoff.
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11 Giugno 2018, 04:09