09 Ottobre 2013, 19:00
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CATANIA – L’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nella costruzione della strada statale Libertinia arriva dritta al cuore della famiglia La Rocca di Caltagirone, ma colpisce anche un colletto bianco di altissimo livello: Mauro Scaramuzza, ingegnere, amministratore delegato della Fip di Padova, arrestato con l’accusa di concorso in associazione mafiosa.
Nel portafoglio clienti della società amministrata da Scaramuzza, non ci sono soltanto l’Anas e le decine di milioni per la grande arteria che dovrebbe collegare Caltagirone con gli altri centri etnei, ci sono anche le cerniere del Mose, mega opera pubblica che dovrebbe salvare Venezia dagli allagamenti. E gli isolatori del progetto Case voluto dal governo Berlusconi a L’Aquila.
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09 Ottobre 2013, 19:00