17 Settembre 2014, 16:26
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PALERMO – “Stiamo assistendo a una incresciosa serie di fatti, tutti interni al Pd, principale partito della maggioranza di Crocetta, che finiscono per determinare un grave oltraggio alle Istituzioni e la conseguente paralisi delle attività dell’ARS. In un quadro già controverso e, per certi versi, bizzarro, l’annunciata costituzione del Megafono, testimonia da ultimo, come tutti i problemi odierni ruotino attorno al rapporto tra Crocetta e il Pd”.
Il centrodestra parla con una voce sola. E decide di attaccare il Partito democratico, “responsabile” di una situazione di paralisi delle istituzioni. I deputati Di Mauro (Pds), Musumeci (Lista Musumeci), Cordaro (Cantiere popolare), D’Asero (Ncd), Falcone (Forza Italia), Fazio (Misto), affondano: “Dopo aver benedetto e fatto proprio il programma e l’azione di governo di Crocetta, – si legge nella nota unitaria – il Pd ha preso coscienza, paradossalmente solo oggi, della situazione disastrosa del governo stesso e si affanna in un incredibile tira e molla che nasconde, nel continuo e vano tentativo di distinguersi, una sempre più costante richiesta di poltrone. Ciò al netto delle dichiarazioni del segretario regionale Raciti che, giustappunto, nel giorno della visita di Renzi a Palermo, toglie l’appoggio del partito a Crocetta, apparentemente sfiduciandolo, ma sostanzialmente col solo obiettivo di alzare il prezzo. E’ inaccettabile – proseguono i capigruppo – che le fibrillazioni di un partito aggravino la già serissima situazione della Regione. Di fronte a questo quadro, l’unica vera possibilità è quella di mettere rapidamente in moto l’attività legislativa dell’ARS, al fine di approvare con urgenza alcuni provvedimenti legislativi strategici contro le emergenze della Sicilia, per passare, poi, la parola ai siciliani”.
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17 Settembre 2014, 16:26