Dal San Marco a Giarre: |Sammartino, Gucciardi e la sanità

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30 Agosto 2016, 05:00

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CATANIA – È stato accompagnato fin sotto il palco dal deputato Ars Luca Sammartino, Baldo Gucciardi. Così si è presentato l’assessore regionale alla Sanità alla festa nazionale dell’Unità. Nel programma fa capolino “La salute per tutti”. Un titolo rassicurante, quasi cotonato, per dibattere su uno dei capitoli storicamente più ingombranti del bilancio isolano. A smistare il traffico c’è il giornalista de La Sicilia Mario Barresi. “Quella siciliana ha dato prova di aver saputo fare i compiti a casa. Non abbiamo più a che fare con una cosiddetta Regione canaglia”, ha esordito Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute. “Qui non mancano affatto le professionalità e le eccellenze – ha aggiunto – ma non si può negare che un certo disordine impedisce che esse si possano esprimere al meglio”.

Qual è allora lo stato di salute – appunto perché di salute si tratta – della sanità siciliana? “Stiamo bene”. Gucciardi è ottimista, almeno lui. E non si può non esserlo quando si è invitati a relazionare dalla vetrina più importante del proprio partito. “Abbiamo appena completato la realizzazione della nuova rete ospedaliera seguendo le linee del ministro Lorenzin. Stiamo alimentando una svolta di grande innovazione, e da qui a qualche giorno presenteremo il nostro piano”. Una svolta, a quanto riferisce l’assessore, che porterà in primo luogo a nuove assunzioni dopo anni di attese: “Gli ospedali e i servizi territoriali, entro il mese di settembre, avranno nuove immissioni in servizio. Stiamo lavorando sodo per raggiungere questo obbiettivo”.

I catanesi intanto aspettano l’inaugurazione dell’Ospedale San Marco a Librino. “Aprirà quando finiranno i lavori”, tira di sciabola Gucciardi. “Assieme al Prefetto, abbiamo superato buona parte delle difficoltà che si sono presentate. Ho visitato il plesso in lungo e in largo e posso dire che la cittadinanza deve stare tranquilla perché sarà un polo di altissima qualità”. Anche a Giarre la popolazione attende chiarezza. E per non lasciare nulla di sottinteso, dal pubblico qualcuno ha addirittura srotolato uno striscione di protesta. “Finché sarò a capo di questo assessorato – ha dichiarato Gucciardi alla stampa, cercando con gli occhi un segnale dal segretario regionale Fausto Raciti – non chiuderà neanche un ospedale. Ma la lotta di campanile sulla salute dei cittadini è un’istanza che io intendo respingere”.

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Tra le attese del momento, c’è da rispondere all’allarme sicurezza per i plessi ospedalieri attivi lanciato dalle associazioni degli infermieri siciliani. Una voce che, dopo il terremoto di Amatrice, ha ripreso inevitabilmente forza. “Gli investimenti fatti per le nuove strutture – spiega Pippo Di Giacomo, presidente della sesta commissione Ars – sono imponenti. Ma quello che vale per le strutture sanitarie, vale per tanti e tanti altri edifici italiani. Senza demagogie – sottolinea – ci vuole un piano che possa risolvere entro vent’anni l’intera questione”.

Il dibattito è “croccante”. Ma pur sempre incastonato in una cornice organizzativa che è quella della festa di partito più grande d’Italia. Così il punto sullo stato della rassegna, a neanche ventiquattro ore dall’inaugurazione, lo fa il parlamentare etneo del Pd Giovanni Burtone: “La nostra federazione ha dato prova di sapere lavorare bene in queste settimane”, afferma. Resta però la polemica sul ritardo nella gestione del programma ufficiale: “Quando vengono stilati in pieno agosto, c’è sempre qualche difficoltà da risolvere. Ma la prima giornata è andata bene e le restanti saranno sicuramente all’altezza dell’evento”.

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30 Agosto 2016, 05:00

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