28 Maggio 2012, 19:42
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“Non siamo stupiti dalla decisione del governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, di nominare due nuovi assessori. Non è la prima, né sarà l’ultima volta che il presidente della Regione occupa il potere senza freni e senza regole”. Il segretario regionale dell’Udc Gianpiero D’Alia commenta così il mini-rimpasto deciso da Lombardo. E chiama il Pd a una scelta di rottura: “Il Pd, che con l’assemblea di ieri ha fatto chiarezza al suo interno, – continua D’Alia – presenti insieme a noi una mozione di sfiducia al governo per aprire una fase nuova e diversa nella politica siciliana, prima che sia troppo tardi”.
Sulla stessa linea d’onda di critica giungono le prime reazioni degli esponenti del centro – destra, che non risparmiano aspre critiche, non tanto sulle personalità scelte, quanto sul significato politico di queste sostituzioni. Uno dei primi duri commenti arriva da Innocenzo Leontini, capogruppo del Pdl all’Assemblea regionale: “Oggi è semplicemente caduta un’altra tessera da quel mosaico raffazzonato che è il governo Lombardo, ormai al capolinea”. E rivolgendosi agli alleati di Lombardo del Partito Democratico dice: “Fermate il tram. Non vi sono più rotaie e deraglierà!”.
“Esprimo le mie più sincere congratulazioni ai colleghi neo eletti per la serietà e l’impegno profusi nel loro iter politico – commenta Marco Forzese dell’Udc -, ma nel contempo mi chiedo il senso di tale decisione da parte del presidente Lombardo. Il successivo passaggio da un Governo tecnico ad uno politico in contrasto con le precedenti scelte segna ancora una volta la precarietà, la debolezza e l’incoerenza dello stesso e, di conseguenza, il suo fallimento”.
“La nomina di due assessori da parte del presidente Lombardo non fa altro che aumentare le possibilità che il governatore non dia per scontata la sua uscita di scena, al di là dell’annunciata data delle dimissioni”, afferma dal canto suo Rudy Maira, capogruppo del Pid-Cantiere popolare all’Assemblea regionale siciliana e segretario del partito.
Una richiesta ai neo-assessori giunge da segretario regionale di Grande Sud in Sicilia Pippo Fallica: “Li esortiamo, per evitare inutili e fastidiosi sospetti, di esimersi dal procedere con atti che potrebbero figurare come mera clientela. Nessuna nomina, nessuna vecchia o nuova consulenza esterna, si limitino all’ordinaria amministrazione. In fondo – conclude Fallica -, cosa chiedere di più ad un governo a tempo che non ha più la maggioranza all’Ars?”
Giungono inoltre, prevedibilmente negative, ulteriori reazioni dal centrosinistra. Italia dei Valori, da sempre contraria al sostegno del Partito Democratico all’attuale governo regionale, attraverso le parole di Fabio Giambrone, segretario regionale del partito attacca: “Un giorno Raffaele Lombardo annuncia le proprie dimissioni ed il giorno dopo nomina nuovi assessori di un governo sgangherato senza credibilità, nè morale nè politica, assolutamente inefficiente e dannoso per la collettività, nello stesso tempo il Pd un giorno dichiara, per bocca del suo Segretario regionale Giuseppe Lupo, che è giunto il momento di ritirare ogni sostegno al governo regionale – continua l’esponente IdV – ed il giorno dopo per bocca dello sconfitto alle elezioni palermitane Antonello Cracolici preannuncia altre riunioni del gruppo parlamentare all’Ars, per definire il da farsi di fronte all’ennesimo atto di arroganza del Governatore. Ci chiediamo – continua ancora – quando mai cesserà questo massacro delle istituzioni regionali”.
L’unico messaggio di sostegno arriva da due esponenti di Futuro e Libertà per l’Italia, Briguglio e Marocco: “Esprimiamo grande soddisfazione per la nomina di Alessandro Aricò ad assessore regionale al Territorio ed Ambiente, è il giusto ricoscimento per le sue doti dimostrate sul campo in termini di coerenza, merito e competenza. Certo Aricò rappresenta Fli e il Nuovo Polo, ma anche una risorsa per la città di Palermo, ai cui problemi saprà dare certamente una risposta di qualità e di grande serietà”.
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28 Maggio 2012, 19:42