18 Novembre 2020, 15:37
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PALERMO – “Raccomando a tutti di avere rispetto per coloro che tutelano la vostra salute”. Sono le parole di uno degli ultimi post pubblicati sui social da Raffaele Logiudice, infermiere professionale morto dopo aver scoperto di esser epositivo al Covid, a 55 anni. Lavorava nella casa di riposo “Santissimo Salvatore” di Altarello, una struttura che in questo momento sta affrontando l’emergenza sanitaria, proprio come tante altre in città, e in cui alcuni dipendenti si trovano in quarantena. Logiudice è deceduto in ospedale per le complicazioni provocate dal virus e la notizia della sua morte ha gettato nello sconforto il paese di cui era originario, Misilmeri, ma anche l’intero quartiere del Capo.
Nello storico rione palermitano, Lo Giudice aveva coltivato grandi amicizie, legate soprattutto alla confraternita della chiesa di Maria Santissima delle Grazie ai Pirriaturi, dove era diventato un vero e proprio punto di riferimento, proprio come racconta Padre Pino: “Raffaele ci mancherà tantissimo, perché era una persona dal grande spirito di sacrificio, che si dedicava agli altri senza se e senza ma. Un uomo dalla grande fede, aveva un fratello sacerdote e ci conoscevamo da quando eravamo piccoli, perché nati entrambi a Misilmeri. Tramite un amico aveva conosciuto la nostra confraternita e si era avvicinato a questa realtà che amava profondamente: er ail maestro dei novizi, in grado di coinvolgere tanta gente e sempre pronto a dare una mano”.
A ricordare il 55enne è anche il consigliere comunale di Palermo, Ottavio Zacco: “Era il 17 ottobre quando Raffaele lanciava l’appello di stare attenti, di essere prudenti e di avere rispetto per il personale medico e sanitario. Un appello a tutela della vita contro il Covid e proprio questo virus bastardo ha spezzato la vita di Raffaele. Cerchiamo di vivere con serenità ma con prudenza, un abbraccio alla famiglia, alla comunità del Capo e alla comunità di Misilmeri”.
In queste ore sono decine i messaggi per l’infermiere, che parlano di una persona sempre disposta a tendere una mano verso il prossimo: “Apprendo adesso con profondissima amarezza della dipartita del caro collega, amico e collega col quale ho lavorato per un brevissimo ma intenso periodo, una persona straordinaria dal cuore nobile e generoso, sempre disponibilissima”. A dirlo è Sandro D’Alessandro, che aggiunge: “Il nostro rapporto di lavoro e collaborazione era caratterizzato da una profondissima reciproca stima e da un altrettanto fraterno rispetto, con lui perdo un caro amico e un fratello più che un semplice collega. Stramaledettissima pandemia, stramaledettissimo Covid, di cui ancora nonostante tutto alcuni si ostinano a negare la pericolosità e a volte la letalità. Raffaele era di alcuni anni più giovane di me, e non mi risulta avesse alcuna malattia pregressa”.
In Sicilia si tratta del secondo infermiere deceduto per Covid-19 nel giro di poche ore. Gianni Russo, morto a Vittoria, attualmente ‘zona rossa’ nel Ragusano, aveva la stessa età di Logiudice, 58 anni. Lavorava nel reparto di Terapia intensiva e rianimazione dell’ospedale “Guzzardi”. A renderlo noto poche ore fa, l’Asp di Ragusa che “si stringe al dolore di tutta la famiglia, supportandola in questo momento di grande dolore. Il nostro saluto d’addio è per un professionista riconosciuto da tutti per l’impegno e la dedizione al suo lavoro”.
Russo era stato contagiato circa due mesi fa, “non ce l’ha fatta e lascia un vuoto immenso non solo nell’Asp di Ragusa, ma in tutta la comunità vittoriese che in questa seconda ondata sta vivendo momenti molto drammatici”, conclude l’Asp. A unirsi al dolore, anche l’Ordine delle professioni infermieristiche di Ragusa: “Esprimiamo il nostro cordoglio ai familiari di Gianni Russo infermiere deceduto per COVID-19. Un invito a tutti i colleghi e a quanti lo conoscevano di alzare per un attimo gli occhi in cielo ed inviargli un “Ciao Giannu’”, concludono. Nei giorni scorsi, altri tre infermieri sono invece risultati positivi all’ospedale Cervello, lavorano al pronto soccorso. Altri sono stati contagiati al Civico, tra cui uno ricoverato in condizioni particolarmente gravi.
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18 Novembre 2020, 15:37