Dalla Sicilia al Brasile in gommone | L’impresa del palermitano Davì

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27 Gennaio 2017, 12:16

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PALERMO – Un viaggio di quattromila miglia in gommone, partendo da Palermo e arrivando a Recife, in Brasile. In mezzo, l’oceano Atlantico e le coste di cinque paesi. È quello che il palermitano Sergio Davì progetta di fare durante la prossima primavera con la spedizione Transoceanic Ribs. Sarebbe la prima traversata atlantica effettuata su un gommone, un’esperienza da guinness dei primati. Davì, comandante della spedizione, preferisce però concentrarsi sull’esperienza e non sui record. Quello che lo muove, dice, è il bisogno di progettare nuove sfide, e il suo piano è di dirigersi verso ovest passando da Gibilterra per poi seguire le coste del Marocco e attraversare l’Atlantico. In totale venticinque giorni di navigazione e più di novemila litri di benzina. Davì sostiene che il mare è qualcosa in cui c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, “e il fatto che nessuno abbia mai intrapreso una traversata del genere in gommone – racconta – è un motivo sufficiente per provare”.

Un’avventura fatta anche di ricerca scientifica. Grazie a una collaborazione con l’Università di Palermo, infatti, i ricercatori di Scienze delle attività motorie potranno monitorare lo stato fisico di Davì durante la traversata, ottenendo dati utili sul comportamento del fisico in condizioni anormali come quelle di un viaggio transoceanico. Di mestiere skipper di barche a motore, Davì è un veterano di traversate in gommone. L’ispirazione per il primo viaggio gli è arrivata da un turista olandese che gli ha parlato dell’Ammiraglio De Ruyter, morto in battaglia al largo della Sicilia e trasportato in Olanda su un veliero. Deciso a ripetere lo stesso viaggio, nel 2010 Davì si imbarca su un gommone e da Palermo fa rotta su Amsterdam. Due anni dopo si rimette in mare per fare rotta verso Capo Nord, nel circolo polare artico. Il sogno però è la traversata dell’Atlantico, che Davì tenta una prima volta nel 2015 ma che è costretto a interrompere a causa di un incendio a bordo.

Un viaggio difficile dal punto di vista logistico, dato che Davì potrà fare rifornimento solo nei vari porti che visiterà: una volta in mezzo all’Atlantico non avrà nessun modo di accedere a carburante o viveri. Ad affiancare l’impresa del navigatore palermitano come partner ufficiale ci sarà la Master, azienda siciliana con una esperienza quarantennale nella costruzione di gommoni. Il battello per la traversata è in preparazione in questi giorni nello stabilimento di Carini, e il direttore Pietro Gargiulo assicura che non si tratta di un modello speciale: “È un gommone di serie – dice Gargiulo – l’unica differenza la fanno alcune accortezze, come dei serbatoi supplementari per il lungo salto atlantico e in generale un’estetica meno elaborata per risparmiare peso”.

Il lancio ufficiale della spedizione è previsto a Palermo per i primi di marzo, a cui seguirà la partenza per Recife. Pensando all’arrivo, però, Davì si fa circospetto, parla di quello che un professionista deve fare appena arriva in porto per mettere in sicurezza la propria barca ma non accenna a festeggiamenti. Alla fine ammette la sua scaramanzia da marinaio: preferisce vivere il suo viaggio tappa per tappa, e a quella finale penserà quando sarà il momento.

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27 Gennaio 2017, 12:16

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