11 Febbraio 2017, 17:42
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PALERMO – La serratura della porta manomessa, la casa a soqquadro coi vestiti gettati ovunque, le camere rovistate, gli armadi e i cassetti passati al setaccio. E’ l’immagine che resta indelebile nella mente di chi finisce nel mirino dei topi d’appartamento, sempre più esperti, muniti di arnesi sofisticati e chiavi adulterine. A Palermo la mappa del rischio è ampia: comprende quartieri considerati “benestanti”, in cui i ladri vanno a colpo sicuro, ma anche aree periferiche, dove la presenza di residence permette ai malviventi di spostarsi velocemente da un obiettivo ad un altro e di mettere a segno colpi a raffica.
Proprio come negli ultimi mesi è accaduto a Cardillo, tra le vie Monte Rosa e Monte Bianco o nella zona di Villa Tasca, tra le vie Baleari e Canarie. Una scia inarrestabile di furti, più di venti nel primo caso, che ha messo in allerta i residenti e provocato l’arrivo di decine di chiamate alle forze dell’ordine.
Chi abita nelle aree più bersagliate è corso ai ripari con l’installazione di sistemi di sorveglianza e sicurezza di ultima generazione, si è rivolto ad istituti di vigilanza privati ed ha anche creato su Whatsapp gruppi di “vicinato” in cui è possibile avvisarsi a vicenda in caso di sospetti o strane intrusioni. Un tam tam di informazioni per prevenire l’attacco dei ladri specialmente quando si va via per le vacanze o non si è in casa per motivi di lavoro.
Nonostante nell’ultimo anno i furti in appartamento a Palermo siano diminuiti del 16 per cento, infatti, i ladri continuano a fare paura: 994 le denunce ricevute dalla polizia nel 2016, con case “ripulite” da un capo all’altro della città. A partire dalla zona della stazione centrale, dove la maggior parte delle volte vengono presi di mira gli appartamenti in cui vivono immigrati o gruppi di studenti. Uno degli ultimi furti, messo a segno nell’abitazione di una famiglia bengalese in via Rocco Pirri, ha fruttato ai malviventi ottomila mila euro tra soldi e gioielli.
Ladri in azione anche in piazzetta Meli, dalle parti di piazza San Domenico. Il cuore del centro storico è tra i più colpiti dai furti in appartamento, con denunce a polizia e carabinieri soprattutto durante i weekend, quando gli studenti vanno via e lasciano gli appartamenti incustoditi. “A me alle mie coinquiline – dice Francesca Grassadonia – è già successo tre volte di tornare a casa, in via Divisi, e di aver scoperto di essere state derubate. Ormai non lasciamo più niente di prezioso, ma ci fa paura che riescano ad entrare senza alcun problema nel nostro appartamento. Una volta hanno manomesso la porta corazzata, in un altro caso si sono arrampicati fino al balcone. Viviamo nell’angoscia”.
I ladri “acrobati”, d’altronde, sono pronti a tutto. Uno di loro si allenava per arrampicarsi sulle grondaie e fare da apripista ai complici: postava le foto su Facebook ed è finito in trappola lo scorso dicembre, colto in flagrante dai carabinieri proprio mentre tentava l’ennesimo colpo a Palermo, insieme a tre complici. nella mappa del rischio finiscono anche le zone di Pallavicino, Partanna Mondello, San Lorenzo. E ancora corso Calatafimi alta, Rocca, via Umberto Maddalena. Scia di furti in casa, negli ultimi mesi, anche nei palazzi del salotto della città, da via XX settembre e via Archimede, fino a via Empedocle Restivo e via Sciuti.
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11 Febbraio 2017, 17:42