Dall’incubo della D al primo posto | I cinque pazzi mesi del Messina

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26 Ottobre 2015, 14:58

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MESSINA – A pensarci bene sembra passato un secolo, ma negli ultimi 5 mesi la situazione del Messina è davvero cambiata radicalmente. Un bilancio che ingigantisce ancor di più lo straordinario risultato sportivo che stanno perseguendo i ragazzi di Arturo Di Napoli e il nuovo gruppo dirigente, che si sono insediati tra le macerie di un fallimento sportivo e societario, con un futuro più che mai incerto e nebuloso. Dal 30 maggio è davvero cambiato tutto, quel pomeriggio si sono spalancate le porte dell’inferno della Serie D dopo un’annata altamente negativa, con una società incapace di allestire una squadra al di sopra della mediocrità.

Il playout con la Reggina (capace d’imporsi sia al “Granillo” che al San Filippo) ha consegnato la beffa più atroce per i tifosi giallorossi, che rompono gli indugi ed identificano in Pietro Lo Monaco il maggior responsabile di questa disfatta. Il patron però il 9 giugno convoca una conferenza stampa in cui attacca tutti, dall’amministrazione comunale che non ha rispettato gli impegni per la gestione degli stadi fino alla “guerra santa” contro una piazza, incapace di andare oltre la media dei 2 mila spettatori a partita dichiarando ormai impossibile l’eventualità di fare calcio a Messina. L’ex Amministratore Delegato del Catania conferma la volontà di cedere la società iscrivendola in Serie D, ma annuncia che non scucirà più un centesimo per richiedere l’eventuale ripescaggio che sarebbe frutto dell’inchiesta “Dirty Soccer”.

Iniziano almeno 45 giorni di rumors, pettegolezzi e voci di corridoio ma di acqurenti nemmeno l’ombra mentre cresce la paura di ripiombare nell’anonimato calcistico post 2008. Si arriva così a metà luglio dove escono fuori due cordate, la prima guidata direttamente dalla Confcommercio e dal suo presidente Carmelo Picciotto e la seconda messa in piedi dall’ex idolo di casa Arturo Di Napoli con l’imprenditore locale Natale Stracuzzi. Se Picciotto si tira indietro per via dei dubbi sulla consistenza della massa debitoria e sui bilanci, Stracuzzi va avanti e il pomeriggio del 3 agosto in uno studio legale di Catania viene suggellato l’accordo.

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La nuova proprietà si presenta ufficialmente giorno 8, a Di Napoli spetta la guida tecnica ma c’è ancora un obiettivo da raggiungere: la Lega Pro. Scaduti i termini per il ripescaggio e con il Messina uscito intonso dai dubbi sul match con l’Ischia, i giallorossi hanno tutte le carte in regole per chiedere la riammissione tra i professionisti, anche perché le posizioni del Barletta (che nel frattempo è fallito e ripartito dall’Eccellenza) e della Vigor Lamezia si complicano. Il 12 agosto, quindi con copioso ritardo, inizia la stagione con Di Napoli che guida una squadra di giovani in attesa di buone nuove dalla Giustizia Sportiva. Il 21 agosto però arriva la doccia gelata: il Tribunale Federale ridimensiona notevolmente le richieste della Procura salvando la Vigor Lamezia e quindi relegando il Messina tra i dilettanti.

Tra dubbi e grida di vergogna, sotto accusa finisce la scelta di affidarsi al legale messinese Giovanni Villari al posto del più navigati Mattia Grassani, ingaggiato in una fase successiva. La svolta arriva la sera del 30 agosto, con la Vigor Lamezia retrocessa e il Messina riammesso dalla Corte d’Appello Federale. Nel frattempo la società si è consolidata anche grazie all’arrivo del nuovo direttore sportivo, Christian Argurio, che in pochi giorni porta in riva allo Stretto giocatori del calibro di Barraco, Gustavo, Martinelli, Baccolo e Tavares. Il resto è storia recente, con i peloritani capaci di diventare un gruppo solido e coeso in poche settimane, facendo capire fin dalla gara di Monopoli che quest’anno sarebbe stata dura per tutti. Intanto la città sta iniziando a dimenticare quelle delusioni così vicine ma che sembrano appartenere a tutt’altra epoca, con i quasi 6 mila spettatori che hanno assistito all’ultimo vittorioso match, quello contro al Lupa castelli Romani che ha consegnato al Messina la vetta solitaria della classifica.

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26 Ottobre 2015, 14:58

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