23 Ottobre 2013, 20:35
3 min di lettura
PALERMO – Irfis Finsicilia ha presentato agli imprenditori di Confindustria tutti gli strumenti di finanza agevolata a favore delle piccole e medie imprese. L’incontro, che si è svolto nella sede palermitana dell’associazione degli industriali, ha visto la presenza di Patrizia Milito, Responsabile dell’Area Operativa di Irfis, di Rosario Basile, che dell’Irfis è presidente, nonché dei vertici degli industriali dell’Isola, rappresentati da Nino Salerno, vicepresidente di Confindustria Sicilia, e da Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Palermo.
Nella nuova gestione di Irfis, la società gestirà un fondo commercio (che le è stato riassegnato da poco, dopo che per anni era stato affidato a Banca Nuova) ed un fondo industria unico, che non sarà dunque più diviso per tipologia di intervento ma coordinerà tutti i finanziamenti per gli investimenti nel settore industriale. Le agevolazioni potranno arrivare fino al 75% dell’intero investimento, sia che questo debba essere ancora compiuto, sia che esso sia già stato fatto, concedendo dunque liquidità alle imprese che hanno sostenuto grosse spese per lo sviluppo. Le aziende potranno scegliere tra un tasso variabile ed uno fisso che sarà allo 0,67% di interesse, riducibile allo 0,52% per i giovani imprenditori under 30. Ulteriore novità, all’interno del fondo a disposizione di Irfis esisterà la possibilità di concedere anche finanziamenti per le spese correnti che, come ha tenuto a specificare Patrizia Milito, è molto utile in un periodo di crisi come quello attuale in cui spesso le aziende non possono pagare i fornitori a causa di crediti arretrati che non hanno potuto riscuotere.
Infine, Irfis potrà concedere dei prestiti partecipativi, per i quali si attendeva una normativa dal 1993, che potranno coprire una necessità delle aziende che vogliono incrementare il proprio capitale sociale per ingrandirsi, senza aumentare l’indebitamento corrente: Irfis erogherà direttamente all’impresa il prestito, che verrà poi restituito da essa nella sola parte degli interessi, mentre i singoli soci finanzieranno l’aumento di capitale restituendo il prestito anche in percentuali diverse, così da poter variare l’assetto societario senza difficoltà. “La Regione ha scommesso su Irfis fin da quando era un ramo in liquidazione di Unicredit” ha commentato Patrizia Milito. “Prima della crisi – continua Milito – la concorrenza con le banche retailed era spietata, perché a parità di possibilità iniziali esse potevano dare agevolazioni e tassi creditizi molto più competitivi dei nostri. Adesso abbiamo gli strumenti per combattere ad armi pari ed anzi siamo avvantaggiati dal fatto che le banche hanno chiuso i rubinetti dei finanziamenti, domandando tassi elevatissimi e garanzie impossibili per la quasi totalità degli imprenditori. Riteniamo che Confindustria possa essere il tramite perfetto per portare a conoscenza degli iscritti i nostri nuovi piani creditizi”.
Critico nei confronti delle tempistiche dei finanziamenti è stato Alessandro Albanese, che ha voluto domandare tempi certi per la ricezione dei soldi quando si domanda un prestito. “Il principale problema per le aziende al momento è quello che si domanda un prestito ed i soldi arrivano ben oltre i 45 o 60 giorni prestabiliti, mettendo in seria difficoltà le casse aziendali. Rispettando questi tempi, una sostanziale parte del problema sarebbe risolta”. Il presidente di irfis, Rosario Basile, ha voluto tranquillizzare gli industriali, garantendo che Irfis vuole avere un ruolo fondamentale nella produzione e nello sviluppo. “La prossima settimana, venerdì al massimo, posso assicurare che Irfis e Confindustria potranno firmare il protocollo relativo alla tempistica certa dei finanziamenti”.
Pubblicato il
23 Ottobre 2013, 20:35