25 Ottobre 2015, 16:57
2 min di lettura
PALERMO – Vengono venduti come profumi “griffati”, ma in realtà in quelle bottiglie c’è soltanto dell’acqua. Prende sempre più campo in città un nuovo raggiro: i truffatori sono pronti ad incastrare soprattutto gli automobilisti. Li fermano nei parcheggi dei centri commerciali o degli ospedali ed entrano in azione. Fanno intuire al malcapitato di essere di fronte ad un affare da non perdere e la trappola scatta quando un profumo venduto normalmente sui cento euro, può essere acquistato anche a metà prezzo. Nelle ultime settimane i venditori di profumi sono stati segnalati alle forze dell’ordine nei pressi del centro commerciale Conca d’Oro, vicino a La Torre a Borgo Nuovo e dalle parti dell’ospedale Civico, lungo via Tricomi.
Due o tre uomini si avvicinavano agli automobilisti che avevano appena posteggiato e, mostrando un’ampia offerta di campioncini offrivano ad un prezzo affare le fragranze più ricercate. Gli utenti non ci hanno pensato due volte a chiamare il 113, ma all’arrivo degli agenti i presunti truffatori si erano già dileguati. E’ andata peggio a due malviventi che qualche mese fa hanno tentato di truffare un corriere. La vittima aveva appena posteggiato il suo furgone per effettuare alcune consegne nella zona dell’ex motel Agip. Al suo ritorno ha trovato due giovani che volevano vendergli un profumo.
Erano insistenti, non avevano intenzione di accettare un suo rifiuto. E al “no” dell’uomo sono passati all’azione, impossessandosi del suo portafogli e lanciando la bottiglia di profumo – risultato falso – sul sedile posteriore del furgoncino. I due sono stati arrestati.
Vecchia quanto attualmente diffusa per le strade, invece, la truffa dello specchietto. Le segnalazioni al 113 e al 112 arrivano d tutte le zone della città, ma soprattutto da Pallavicino, San Lorenzo e Partanna Mondello. Chi entra in azione punta a spillare alle ignare vittime centinaia di euro, inducendole a pagare una somma per riparare al danno provocato all’auto del truffatore, anche se in realtà la rottura delle specchietto non è mai avvenuta. Un trucco molto semplice che consiste nel far credere all’automobilista che la sua macchina ha involontariamente urtato il retrovisore dell’auto di chi sta mettendo in atto la truffa.
In pratica, come è già successo a diversi automobilisti palermitani, la vittima sente il rumore di un colpo secco molto forte sulla carrozzeria del mezzo – provocato in realtà da un bastone o da una pallina – dando l’illusione di un urto immediato. Subito dopo il truffatore, di solito insieme ad un complice, mette in scena la truffa, indicando lo specchietto danneggiato e chiedendo i soldi in contanti per evitare di mettere di mezzo l’assicurazione. La vittima spesso paga perché convinta di essere davvero nel torto o per il timore che dalla truffa si passi alla rissa. Quello che le forze dell’ordine consigliano, invece, è di chiamare immediatamente i numeri di emergenza.
Pubblicato il
25 Ottobre 2015, 16:57