20 Novembre 2017, 15:39
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PALERMO – Dopo mesi di intenso lavoro torna allo Zen il busto restaurato del giudice Giovanni Falcone, danneggiato il 10 luglio scorso. La cerimonia di riconsegna si è tenuta oggi nei locali della scuola di via Pensabene, presenti la sorella del magistrato Maria Falcone, il prefetto Antonella De Miro, il questore Renato Cortese, il comandante provinciale dei carabinieri Antonio Di Stasio, il comandante della Guardia di Finanza Giancarlo Trotta e il sindaco Leoluca Orlando.
Una storia a lieto fine grazie all’intervento di quattro giovani restauratori che hanno dato nuova vita al busto realizzato dallo scultore toscano Sirio De Ranieri. All’indomani del raid che decapitò l’opera, il segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia Enzo Letizia, assunse l’impegno di farsi carico del restauro dell’opera eseguito dagli studenti della facoltà di “Conservazione e restauro dei beni culturali” dell’Università di Palermo.
I giovani hanno lavorato in una stanza del commissariato San Lorenzo, trasformandola in un vero e proprio laboratorio. A restaurare il busto sono stati Gianluca e Jessica Di Paola, Martina Palermo e Giuseppe Contiguglia. “E’ stato un onore per noi seguire passo dopo passo l’evoluzione di questo grande lavoro – dice il dirigente del commissariato San Lorenzo, Luca Salvemini -. E’ stata un’ulteriore esperienza per ribadire il legame indissolubile tra Giovanni Falcone e la Polizia di Stato, che lo ha protetto in vita e fino alla sua morte”.
Ai quattro restauratori sono state donate delle targhe in cui viene riconosciuto il grande impegno per rimettere in sesto la scultura. “Perché con encomiabile slancio e passione – si legge – hanno messo a disposizione il loro ingegno artistico per ristabilire il primato della Legalità, restituendo alla città di Palermo e alla sua comunità scolastica, un simbolo universale di Giustizia e di fedeltà alle istituzioni”.
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20 Novembre 2017, 15:39