Palermo

Il ddl Enti locali all’Ars, sit-in della politica al femminile: più quote rosa

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15 Ottobre 2024, 16:12

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PALERMO – Dd Enti locali, aperta e subito sospesa per un’ora la seduta dell’Ars con, all’ordine del giorno, il disegno di legge su cui maggioranza e opposizione non hanno ancora trovato l’intesa.

Il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha convocato la capigruppo, riunita per cercare di trovare una intesa sul testo.

Ddl Enti locali all’Ars, la protesta

Poche ore prima che l’Assemblea regionale siciliana inizi l’esame del disegno di legge sugli enti locali, una delegazione di donne del mondo della politica, parlamentari nazionali, deputate regionali e presidenti di circoscrizione al Comune di Palermo, hanno manifestato davanti Palazzo dei Normanni per chiedere la presenza di genere nelle giunte comunali, almeno al 40 per cento.

Chi c’era

Tra le presenti la deputata alla Camera del Pd Laura Boldrini, Sara Ferrari, capogruppo commissione femminicidio del Pd, Antonella Forattini della delegazione del Pd di Mantova, la deputata del Pd Maria Stefania Marino e tra le siciliane Marianna Caronia (Lega), Cleo Li Calzi (Pd), Giulia Argiroffi (Azione), Martina Ardizzone (M5S), Valentina Chinnici (Pd), Mariangela Di Gangi (Pd), Ersilia Saverino (Pd), Bernardette Grasso (Forza Italia), Luisa Lantieri (Forza Italia), Margherita La Rocca Ruvolo (Forza Italia) ed Eleonora Gazziano (DC) e Palmira Mancuso, coordinatrice regionale di Più Europa.

Presenti anche Roberta Mori, portavoce nazionale della Conferenza delle democratiche, Milena Gentile responsabile del dipartimento politiche di Genere del PD Sicilia e Adriana Palmeri portavoce delle democratiche di Palermo.

Alla manifestazione anche le deputate deputate del M5S Roberta Schillaci, Cristina Ciminnisi e Stefania Campo

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“Oggi stiamo parlando di qualcosa di cui non dovremmo neanche discutere – dice Ersilia Saverino, deputata regionale del Pd -. Perché stiamo chiedendo semplicemente che sia applicata la legge. Perché la legge esiste da ben dieci anni. Anni in cui è prevista una certa norma, e in Sicilia no”.

Boldrini: “Perché questo accanimento del governo sulle donne?”

“Mi chiedo perché tutto questo accanimento del governo regionale sulle donne – commenta Laura Boldrini, deputata del Pd -. Che gli hanno fatto le donne? Perché devono essere colpite le donne? Già la Sicilia è tra le regioni europee con il più basso tasso occupazionale, adesso vogliono fare una norma anche per decurtare la metà della presenza femminile nelle giunte dei comuni. Se mancano le donne manca l’avanzamento nel territorio. La Sicilia ha bisogno di tante cose ma non di questo”.

Gli altri interventi

“La speranza è che questo sia l’inizio di una lunga seria di battaglia per le donne – afferma Marianna Caronia della Lega – la parità di genere è un diritto inalienabile e apartitico. La quota minima del 40 per cento di donne all’interno delle giunte comunali di tutta la Sicilia è creare dei presupposti per uniformarci al resto d’Italia “.

Tra i presenti anche diversi uomini del mondo della politica siciliana tra i quali il capogruppo del Pd all’Ars Michele Catanzaro, il deputato dem Tiziano Spada, il vicepresidente dell’Ars del M5S Nuccio Di Paola, il consigliere comunale palermitano Marcello Alagna (Lega) e il deputato Giovanni Burtone (Pd). “Speriamo che il voto in aula sia palese e nominale e che ciascuno mostri chiaramente la propria scelta senza nascondersi dietro il voto segreto”, concludono le manifestanti.

“Sosteniamo la battaglia delle donne siciliana per le donne – spiegano Sara Ferrari, capogruppo commissione femminicidio del Pd e Antonella Forattini della delegazione del Pd di Mantova – è una battaglia di dignità e di principio che vogliamo fare per tutto il paese e per tutte le donne”.

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15 Ottobre 2024, 16:12

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