18 Luglio 2019, 15:52
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PALERMO – Alla fine, sebbene con un inizio a singhiozzo e dopo diversi rinvii, l’Ars ha esaminato quello che è stato rinominato “Ddl assunzioni”. Proprio la norma che si occupava di assunzioni però non è stata approvata.Il governo ha preferito rinviarne la trattazione. In realtà ci sono stati attimi di tensione: una parte dell’esecutivo, fra cui è sembrato ci fosse anche il presidente della Regione Nello Musumeci, voleva salvare solo alcune norme per sbloccare le assunzioni e portare a casa la legge oggi stesso. L’assessore alla Funzione Pubblica Bernadette Grasso ha invece difeso tutte le norme. Ma il governo è stato costretto a rinunciare a una di queste: quella che prevedeva le promozioni in seconda fascia di centinaia di dirigenti.
A mettere ordine c’ha pensato il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, che con un invito molto persuasivo ha disposto che il voto sull’articolo chiave di tutto il testo normativo sia rinviato a martedì. La discussione sulla norma che consentirebbe di chiamare 100 dirigenti esterni alla Regione, infatti, stava facendo acuire le posizioni mettendo a repentaglio tutto. Meglio rinviare e trovare l’accordo fuori dall’aula, insomma.
La norma chiacchierata così continuerà a tenere banco. Durante la seduta il presidente della Regione ha spiegato che l’esigenza di ricorrere agli esterni è la conseguenza di una precisa necessità: quella di coprire i servizi dove non vuole andare nessuno. “Nel dipartimento alle Acque a ai rifiuti – ha raccontato – ci sono sei servizi vacanti malgrado i numerosi atti di interpello. Ieri il dirigente generale di quel dipartimento mi ha detto: ‘In questo modo non posso più portare avanti i servizi’”. Musumeci poi ha difeso anche chi lo accusava che lo stanziamento esiguo fosse indice della volontà di fare cortesie a qualcuno “Quanti dirigenti possiamo assumere da qui alla fine dell’anno? In occasione della sessione di bilancio poi metteremo le risorse”.
In mattinata come detto si sono registrati due rinvii. Il primo dalle 11.30 alle 12.30 e poi ancora, il secondo delle 13.00 alle 15.00. Stando alla denuncia delle opposizioni alla maggioranza mancavano i numeri. Poche ore però sono bastate per ricompattare le file o almeno provarci. Infatti durante l’aula non è andato tutto liscio. Durante l’unico voto segreto, su un articolo che autorizzava la spesa per l’ufficio per la protezione dei dati, il governo ha insistito per votare la norma ed è andato sotto. Sono stati solo 22, invece dei 27 presenti, i deputati di maggioranza che si opposti a un emendamento soppressivo voluto dall’opposizione.
Al di là dei numeri e dell’ok a qualche norma approvata, in aula, l’opposizione si è fatta sentire e ha costretto, come detto, il governo regionale a stralciare un’altra delle norme chiave: quella che avrebbe consentito in un sol colpo la promozione del 50 per cento di dirigenti della terza fascia alla seconda. Il Pd ha incalzato criticando le procedure di selezione dei dirigenti e rivendicando come le norme impongano il ricorso ai concorsi. Anche il presidente dell’Ars però ha messo in discussione la norma spiegando che “ci sono dubbi di costituzionalità” e così l’assessore alla Funzione pubblica Bernadette Grasso ha annunciato di volere stralciare il comma.
Gli articoli approvati così sono stati tre: quella che istituisce il fondo speciale per le imprese che hanno subito eventi calamitosi, l’articolo sulla rimozione dello smaltimento dell’amianto e quello sulla dotazione del comparto non dirigenziale del Corpo forestale della Regione. Proprio quest’ultima norma sbloccherebbe le assunzioni nel Corpo forestale regionale grazie a una pianta organica approvata dal governo Cuffaro.
LA DIRETTA
18.14 – L’aula viene chiusa e rinviata a martedì.
18.12 – L’articolo 10 che introduce quota cento alla Regione è approvato
18.10 – L’articolo 9 è approvato.
18.04 – Ai deputati risponde l’assessore al Territorio Toto Cordaro: “La necessità di aumentare gli agenti del Corpo Forestale ci è stata avanzata dal ministero dell’Ambiente. Ci è stato riferito pure che lo scioglimento del Corpo forestale dello Stato sia stato un errore a cui riparare”. Poi Cordaro si occupa del fatto che il governo faccia riferimento a una pianta organica del governo Cuffaro: “Abbiamo fatto riferimento a un punto fermo, c’è una forte esiguità di risorse umane e sappiamo per certo che mancano 800 persone, è un fabbisogno minimale. Decideremo poi da dove prendere le risorse e come dare seguito ai concorsi”.
18.02 – Antonio De Luca (M5s) : “Diteci dove prenderete le risorse non appena deciderete di fare i concorsi per il Corpo forestale”.
17.57 – Giuseppe Lupo (Pd): “Mi risulta impossibile comprendere come mai si faccia riferimento a un decreto presidenziale di dodici anni fa: è totalmente anacronistico”. Poi Lupo si è occupato delle dichiarazioni del presidente della Regione che ha ricordato che il 60 per cento dei dipendenti del comparto non dirigenziale sia di fascia A e B: “Bisogna fare al più presto la riclassificazione della spesa”.
17.54 – Dello stesso parere è Stefano Zito (M5s). “Quello che dovrebbe fare – ha detto rivolgendosi al presidente Musumeci – è sedersi con lo stato centrale e capire cosa si vuole fare di questo Corpo forestale”.
17.50 – Antonello Cracolici (Pd): “Dobbiamo ragionare di cosa sia opportuno fare del Corpo forestale della Regione. Non si può solo fare una norma per truffare i siciliani dicendo alla vigilia del voto facciamo un concorso per 1400 persone. Qui occorre capire cosa si voglia fare di questo Corpo forestale e se non sia più opportuno dare la competenza ai Carabinieri”.
17.49 – Si passa all’articolo 8 sulla dotazione organica del comparto non dirigenziale del Comparto forestale della Regione.
17.45 – L’articolo 6 viene accantonato così come l’articolo .
17.39 – “Questa – ha affermato Bernadette Grasso – non è una riforma della pubblica amministrazione. Qui occorre sbloccare i concorsi con le risorse assunzionali che si sono liberate in questi anni. Personalmente vi chiedo di approvare queste norme perché sono tutte il frutto del fabbisogno della Regione”.
17.27 – Alle critiche dell’opposizione risponde il presidente della Regione Nello Musumeci: “Tutti sappiamo che dal 1991 alla Regione Siciliana non si fanno concorsi e sappiamo che tutti che alla Regione lavorano persone che non hanno fatto un concorso. Si è parlato di cortesie. Non non abbiamo cortesie da fare nessuno tanto che ruotiamo i dirigenti generali a 360 gradi. Il presidente della Regione non ha fatto nè uso nè abuso del ricorso ai dirigenti esterni.Se siamo tutti d’accordo che la Regione deve fare i concorsi allora oggi dobbiamo approvare i primi commi di questo articolo. Da domani possiamo lavorare a una riforma condivisa.”. Poi Musumeci spiega quali sono le ragioni che ispirano le norme criticate. “Nel dipartimento alle Acque a ai rifiuti – ha raccontato – ci sono sei servizi vacanti malgrado i numerosi atti di interpello. Ieri il dirigente generale di quel dipartimento mi ha detto: ‘In questo modo non posso più portare avanti i servizi’. Il parlamento mi dia gli strumenti perché io possa dare al dipartimento dei rifiuti i sei dirigenti di servizio che servono. Il perché abbiamo stanziato 200mila euro – ha continuato a spiegare – è chiaro. Quanti dirigenti possiamo assumere da qui alla fine dell’anno? In occasione della sessione di bilancio poi metteremo le risorse“.
17.23 – Prende la parola Francesco Cappello: “Questo modo di legiferare è vergognoso perchè si vogliono fare passare delle norme che altrimenti, senza il dovuto approfondimento, facciano
17.19 – Giuseppe Lupo (Pd): “Il partito democratico ritiene che la Regione debba fare i concorsi. Stralciato il comma 8 riteniamo che tutto l’articolo 6 sia da stralciare perchè potrebbe accadere che ci siano dirigenti che servono questa Regione da una vita che vengono superati dai dirigenti esterni che il governo vorrà assumere in seconda fascia. Occorre fare uno specifico disegno di legge”.
17.09 – Stefano Zito (M5s): “Chiediamo che questi temi siano affrontati con delle riforme serie”. Anche Baldo Gucciardi (Pd) è dell’opinione di Zito: “La riforma di questo tema è urgente e indifferibile, approvare una riformicchia, una riforma come questa vuol dire fare uno spot. Bisogna che si facciano degli approfondimenti perché sia esaminato un disegno organico”.
17.05 – Marianna Caronia (Misto) chiede che il governo preveda che anche i funzionari possano diventare dirigenti ove ce ne sia il bisogno.
17.03 – “Attenzione onorevole Cracolici – ha poi risposto il compagno di partito Nello Di Pasquale – oggi mettono 200mila euro perché possono metterci questi poi però accadrà che alla prima norma finanziaria un emendamento di dieci onorevoli, un emendamento anche trasversale, consentirà di mettere 3 o 4 milioni per questa finalità. La Regione non deve essere uno stipendificio. Non parliamo per qualche anno di assunzioni e occupiamoci di fare crescere la spesa per investimenti”.
16.53 – Antonello Cracolici (Pd): “Stiamo trattando una questione delicata. Qui stiamo facendo in modo che si possano assumere dirigenti esterni per la copertura dei servizi mentre ricordo che parlando di dirigenti generali il numero massimo . Si parla di circa 100 dirigenti esterni. Mi auguro che abbiate consapevolezza di quello che state facendo e che non si risponda alle pressioni esterne. Qui – ha attaccato il dem – facciamo previsioni generali e astratte e poi stanziamo 200mila euro e questo vuol dire che possiamo finanziare quest’operazione massimo per due persone. Se questo articolo è un insieme di cortesie che il governo regionale vuole fare allora voglio dirvi che in nome delle cortesie rischiate di devastare l’ordinamento della Regione”.
16.44 – Il governo con Bernadette Grasso annuncia la richiesta di stralciare il comma otto dell’articolo “misure per accelerare il ricambio generazionale nell’amministrazione regionale. Il comma è proprio quello che si occupa delle promozioni dei dirigenti.
16.43 – L’aula riprende. Barbagallo: “Chiediamo un autorevole intervento perché si faccia chiarezza rispetto a quanto detto durante la discussione regionale: riteniamo che la norma sia incostituzionale: alla dirigenza e alle variazioni di fascia si accede mediante concorsi pubblici”.
16.26 – L’aula viene sospesa per 10 minuti per fare degli approfondimenti sull’articolo 6.
16.25 – L’articolo 5 “ufficio del garante per l’infanzia e l’adolescenza” viene accantonato.
16.20 – Il governo vuole che l’articolo venga votato. Viene richiesto il voto segreto per sopprimere l’articolo. I favorevoli alla soppressione sono 34 mentre i contrari sono 22.
16.18 – Interviene Nello Di Pasquale (Pd): “Non entro nel merito ma quello che qui si propone è aberrante dal punto di vista politico. Questo tipo di operazioni si fanno nell’assestamento”.
16.14 – Il presidente Miccichè: “Per ogni 60mila euro di spesa non si può fare una legge. Secondo me la cosa migliore da fare è occuparsi di questa cosa nell’assestamento ma non ho nessuna difficoltà a metterla in voto”.
16.11 – Interviene l’assessore Toto Cordaro: “Il governo propone la norma perchè questa spesa si deve comunque fare, non si capisce perchè dovremmo fare un debito fuori bilancio che poi dovrà essere comunque approvato dall’Ars”.
16.04 – Si passa all’articolo sull’ufficio per la protezione dei dati. Giuseppe Lupo: “Questa norma mi sembra inutile”. Gli risponde l’assessore alla Funzione pubblica Bernadette Grasso: “Questa norma ci è stata richiesta dagli stessi uffici perchè mancano le risorse finanziarie per il funzionamento. L’Agenzia regionale per l’innovazione tecnologica, ci ha chiesto di fare questa norma per il passaggio delle risorse da un capitolo all’altro, per evitare di fare debiti fuori bilancio”.
16.03 – L’articolo 3 è stralciato.
15.59 – Prende la parola il presidente della Regione Nello Musumeci: “Questo governo ha trovato il parco d’Orleans chiuso al pubblico. In questo momento abbiamo avviato i lavori per la riqualificazione dei vialetti. Abbiamo avviato anche un progetto per consentire di riaprire al pubblico il parco per renderlo fruibile al mondo dell’accademia e agli studenti delle università e delle scuole di ogni ordine e grado”.
15.56 – Approvato anche l’articolo 2 che riguarda la “Rimozione e lo smaltimento dell’amianto”. Si passa a un articolo che si occupa del “Parco d’Orleans”.
15.55 – Giuseppe Lupo chiede a Gianfranco Miccichè di verificare se sono inseriti tesserini di deputati che però non sono in aula “E’ una cosa che contro la democrazia oltre che alla correttezza”.
15.54 – Approvato l’articolo 1 che istituisce un fondo speciale per gli eventi calamitosi a favore delle imprese siciliane.
15.50 – Si passa al voto degli articoli.
15.42 – Stefano Zito (M5s): “Persone intelligenti e preparate non hanno paura di fare un concorso. Chi non ha bisogno del concorso, se non chi ha avuto incarichi perchè era uno ‘yes man’?” Interviene anche Roberta Schillaci
15.41 – Il presidente Miccichè risponde alle istanze dei deputati: “Le norma che riguarda il contributo alle imprese è in questo ddl perché riguarda la protezione civile. A riguardo dell’articolo 6 (l’articolo che riguarda la promozione dei dirigenti, ndr) vi anticipo che faremo al governo una richiesta di riscrittura perché così come è scritto per gli uffici ci sono dei dubbi di costituzionalità”.
15.36 – Angela Foti (M5s): “Alcune norme secondo me vanno stralciate. È il caso degli aiuti alle imprese che andrebbe inserito nel collegato della terza Commissione e il caso della norma sulla rimozione dell’amianto che andrebbe inserito nel collegato della commissione Ambiente dell’Ars”.
15.33 – Antonello Cracolici (Pd): “Ci si richiama alla protezione civile ma mi risulta che la norma citata nell’articolo non ha a che fare con la protezione civile . Nel bilancio della Regione ci sono numerosi capitoli per i regime d’aiuto a causa di danno. Così rischiamo invece di mettere in bilancio un milione che non spenderemo niente”.
15.28 – Interviene Anthony Barbagallo (Pd). “Ci aspettavamo che si facesse cenno ad alcuni problemi che riguardano l’organizzazione della macchina amministrativa regionale e il funzionamento degli assessorati. Abbiamo chiesto l’accorpamento dell’assessorato al Turismo. Riteniamo inoltre che il ritardo acquisito sul tema dell’acqua non sia più tollerabile e per questo chiediamo che vada creato un dipartimento regionale che si occupa solo dell’acqua”. Poi Barbagallo si occupa della norma sulle promozioni dei dirigenti: “Secondo noi occorre che il passaggio tra le fasce sia tramite concorso. Notiamo con piacere – ha poi continuato – che finalmente si parla di aiuto ai Comuni terremotati, questa norma però arriva con nove mesi di ritardo. Dall’altra parte un milione di euro sono pochi”.
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18 Luglio 2019, 15:52