09 Settembre 2022, 05:00
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CATANIA – Cateno De Luca, dal palco di piazza Università, ha dato letteralmente i numeri. Nel senso cioè che ha deciso di trasformare il comizio convocato ieri sera in una delle cornici storiche della politica siciliana, in una sorta di spettacolo con al centro i sondaggi. Prima di salire i gradini che lo hanno portato sulla ribalta, è stato per parecchio tempo in disparte a scrutare appunti e soprattutto il sondaggio pubblicato stamani dal Corriere della Sera. La prima rilevazione demoscopica effettuata finora che lo vede secondo, con il 23,5%, alle spalle di Renato Schifani, candidato governatore del centrodestra, con 28,7%.
Ma Cateno De Luca ne aveva pronto già un altro, consegnato da Swg proprio in giornata. Ha proiettato le percentuali manco fosse uno show televisivo. Anche qui Renato Schifani sarebbe in testa nella corsa alla presidenza della Regione siciliana con un range tra il 33-37%. De Luca stavolta viaggia tra il 26 e 30%. Le percentuali lette dal palco confermerebbero come la sfida per la conquista della Regione potrebbe vedere in loro due i protagonisti principali. Un’opzione che, evidentemente, suscita l’entusiasmo della piazza e fa sperare ad un possibile aggancio al fotofinish.
Caterina Chinnici (centrosinistra) viaggerebbe, invece, tra il 17 e il 21%, mentre Nuccio Di Paola (M5s) tra il 10 e il 14%. Gli altri tre candidati tra l’1 e il 3%. Il sondaggio di Swg dice anche dell’altro. Per il 20% degli indecisi, Chinnici ha il maggior margine di crescita, seguono De Luca (14%) e Schifani (13%). Ma ben il 61% degli indecisi risponde di non essersi ancora informato. Alle liste del centrodestra in totale viene accreditato il 36,5%, alla coalizione di De Luca il 27% e al centrosinistra il 18%.
Il primo partito risulta “De Luca-sindaco di Sicilia” col 18,5%, seguono FdI col 16,5%, il Pd col 14,5%, Forza Italia col 14%, il M5s col 13,5%. La Lega al 2,5%. In piccolo, durante il comizio, è possibile leggere anche i dettagli tecnici della rilevazione L’indagine quantitativa è stata condotta mediante interviste telefoniche all’interno di un campione di 1.800 soggetti maggiorenni residenti in Sicilia. Le interviste sono state effettuate tra l’1 e l’8 settembre. Il sondaggio e’ stato commissionato dalla lista ‘De Luca sindaco d’Italia”.
Il comizio-sondaggio è un ingrediente sostanzialmente inedito rispetto a qualsiasi campagna elettorale conosciuta finora. Cateno De Luca, che non ha risparmiato nessuno dei suoi avversari politici, ha voluto arringare i suoi mettendoli in guardia contro quello che lui definisce il “mascariamento dei sondaggi”. Non l’ha presa bene, infatti, che precedenti rilevazioni lo abbiano stimato quarto tra i candidati presidente.
De Luca, a Catania, ha tentato il colpaccio. Quello cioè di puntare a riempire la piazza che fu di Giorgio Almirante, Gianfranco Fini e in ultimo Beppe Grillo. Non è riuscito nell’impresa. Tuttavia, con una mimica che non ricorda affatto quella dei politici di professione, è riuscito a intercettare il flusso di quanti avevano scelto la piazza Università per motivi meno impegnativi.
Altra categoria presa di mira? I giornalisti. Che non a caso erano in pochi. Segnale che gli attacchi ad personam hanno sollevato una indignazione palpabile della categoria.
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09 Settembre 2022, 05:00