22 Novembre 2016, 08:30
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PALERMO – Per ritrovare una squadra rosanero che fosse riuscita a perdere sei gare di fila bisogna andare indietro nel tempo di ben 60 anni fa (stagione 1956/57) con il Palermo neopromosso in A allenato dall’uruguaiano Ettore Puricelli, e successivamente da Attilio Kossovel, che retrocesse dopo appena un anno di militanza nella massima serie chiudendo all’ultimo posto con 22 punti (7 vittorie, 8 pareggi e ben 19 sconfitte) stabilendo quel record negativo di sei sconfitte consecutive che fino a domenica scorsa resisteva al tempo e al calcio che nel frattempo è totalmente cambiato rispetto a quello del dopoguerra.
Con la sconfitta per 3-1 col Bologna il Palermo di Roberto De Zerbi è riuscito ad eguagliare quel record che, facendo i dovuti paragoni con la formazione del ’57, sta seguendo le medesime orme di quella squadra che aveva nell’argentino Ghito Vernazza, che chiuse quella sfortunata stagione con un bottino di ben 11 reti realizzate dopo essere stato acquistato a gennaio, il suo più forte riferimento in attacco. Le similitudini con il Palermo di oggi anche nel caso del bomber, con il macedone Ilija Nestorovski (7 gol in 13 gare disputate, ndr) che riesce ad essere l’unico uomo gol di una squadra che dalla trequarti in su ha uno scarso arsenale, sembra lampante.
Se al record negativo di sconfitte consecutive si aggiunge poi anche quello di permanenza sulla panchina rosanero di Roberto De Zerbi, che a suo modo è entrato nella storia dell’era Zamparini per essere l’unico tecnico a resistere dopo ben sei ko, allora l’attuale situazione di classifica dei siciliani (sempre penultimi con 6 punti, ndr) è presto spiegata. Dopo l’ennesima debaclè esterna però questa volta all’ex allenatore del Foggia, che con il ds Faggiano ha incontrato il presidente Zamparini a Vergiate per stabilire il futuro prossimo della guida tecnica, il patron friulano ha dettato una sorta di ultimatum: nel corso delle prossime tre gare dovranno arrivare i risultati o le strade fra l’allenatore e il Palermo si separeranno.
Dalla sfida con la Lazio di domenica prossima ad ora di pranzo fino al match con la Fiorentina del 4 dicembre in Toscana, con l’intermezzo della gara di coppa Italia al ‘Barbera’ contro lo Spezia di Mimmo di Carlo. Saranno dunque durante questi cruciali appuntamenti, tutt’altro che abbordabili, che De Zerbi dovrà trovare punti buoni per la salvezza e passare il turno di Coppa contro un avversario di serie B ma da non sottovalutare. Se con i biancocelesti e i viola infatti l’allenatore dovrà gioco forza puntare sugli uomini migliori a sua disposizione per smuovere la classifica con i liguri si vedranno in campo tanti elementi che fino ad ora non hanno trovato spazio in campionato. L’ultimatum è dunque partito, a De Zerbi il compito di giocarsi bene quest’ultima chance.
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22 Novembre 2016, 08:30