14 Gennaio 2015, 19:23
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CATANIA – Una revoca in autotutela per evitare – forse – spiacevoli conseguenze giudiziarie. Lo propone il dirigente degli ex servizi sociali Corrado Persico con un documento dell’11 dicembre 2014. In buona sostanza si chiede al Consiglio comunale di fare un passo indietro rispetto a quanto votato il 29 maggio 2014. Quando cioè l’aula di Palazzo degli Elefanti ha votato il riconoscimento di un debito fuori bilancio da oltre un milione e seicenomila euro.
Si tratta di un decreto ingiuntivo presentato dalla cooperativa sociale “Villa Serena” con sede legale a Siracusa per riscuotere delle spettanze pregresse. Fu Marco Petino, avvocato della direzione Famiglia e politiche sociali del Comune di Catania a sottoporre al Consiglio la liquidazione del debito. Tutto ciò per evitare “ulteriori oneri che deriverebbero all’amministrazione in conseguenza del protrarsi del contenzioso”. Sui 27 consiglieri presenti, in 27 hanno dato parere favorevole. Da allora, ad oggi, sembra però che i tecnici comunali abbiano cambiato totalmente idea.
A fine luglio, infatti, la stessa direzione ha segnalato alla Ragioneria generale: “Da una rilettura degli atti allegati alla proposta di deliberazione e alla luce di quanto esposto nel corpo delle stessa emergerebbe che il debito vantato dalla Cooperativa Sociale “Socio-Sanitaria – Villa Serena” seppur oggetto di un decreto ingiuntivo, opposto dall’Avvocatura Comunale, non sarebbe al momento legittimamente liquidabile”.
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14 Gennaio 2015, 19:23