PALERMO – Semaforo verde all’unanimità da parte della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria alla decadenza di Ferdinando Croce dalla carica di direttore generale dell’Asp di Trapani.
I componenti della Conferenza sanità
La conferenza è presieduta dall’assessora regionale alla Salute, Daniela Faraoni, e conta altri quattro componenti: l’assessora alla Famiglia, Nuccia Albano, un rappresentante di Anci Sicilia, l’ex sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, uno dell’Unione delle province regionali siciliane (Urps), Pieremilio Vasta, e un rappresentante dei sindaci dei capoluoghi di provincia, il primo cittadino di Caltanissetta Walter Tesauro.
L’audizione di Croce
Croce, già sospeso dalla guida dell’Asp di Trapani, è finito nell’occhio del ciclone per il caso dei ritardi nei referti degli esami istologici. Il manager, che aveva presentato le sue controdeduzioni alla Regione, è stato ascoltato dalla Conferenza. Chi ha avuto modo di vederlo parla di una persona “provata” dalle tensioni accumulate negli ultimi mesi.
“Oggettive responsabilità gestionali”
I componenti della Conferenza, nel rappresentare dettagliatamente le proprie considerazioni sulla questione, “concordano sulla gravità dei fatti contestati – recita il verbale visionato dall’Ansa – e sulle oggettive responsabilità gestionali in capo al direttore generale”. Il parere della Conferenza, che verrà trasmesso alla presidenza della Regione, non è comunque vincolante.
Croce in audizione all’Ars
Non lo è neanche il parere della commissione Salute dell’Ars, dove Croce si trova per una seconda audizione. A seguire i deputato dell’organismo presieduto da Pippo laccoto ascolteranno anche Faraoni e i dirigenti generali dell’assessorato alla Salute. Si tratta di Salvatore Iacolino (Pianificazione strategica) e Giacomo Scalzo (Dasoe), principali accusatori di Croce.