29 Settembre 2024, 11:59
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PALERMO – “Nelle scorse ore ho notificato, tramite i miei legali, il ricorso in Cassazione contro la decadenza al fine di ridare dignità al voto popolare che aveva espresso preferenza per la mia persona con uno scarto considerevole”. Lo dice il deputato Giuseppe Catania (FdI) eletto all’Ars nel 2022 e dichiarato ineleggibile dalla corte d’appello di Palermo a fine luglio poiché al momento delle elezioni l’esponente di politico rivestiva la carica di amministratore del Gal Terre del Nisseno.
“Nel ricorso inoltrato, punto per punto, vengono affrontate e smontate le ragioni che hanno portato alla sentenza pronunciata dalla corte d’appello – aggiunge Catania -. Le motivazioni indicate nel ricorso hanno fondamento giuridico supportato anche da sentenze già pronunciate e, proprio in ragione di ciò, nutro estrema fiducia che la cassazione ribalterà la sentenza della corte d’appello. Le esperienze pregresse, peraltro, mi fanno pensare che entro pochi mesi sarà possibile giungere ad una decisione”.
Il ricorso era presentato da Melania Fontana, Claudio Collodoro e Giuseppe Dellaria, elettori iscritti nelle liste del Comune di Gela assistititi dagli avvocati Giovanni e Alessandro Immordino. “Risulta chiaro – si legge nella sentenza di secondo grado – già nel giudizio di primo grado, che Catania dal 26 giugno del 2018, e dunque anche alla data delle consultazioni elettorali del 25 settembre 2022, rivestiva la carica di vice presidente del Cda del Gal Terre del Nisseno scarl, ed è, dunque, amministratore di tale società”.
“Tale carica, peraltro, non risulta essere stata dismessa nemmeno in epoca successiva, almeno sino all’instaurazione del presente giudizio – si legge nella sentenza -. Risulta accertato sulla base della documentazione prodotta che il Gal Terre del Nisseno ha percepito rilevanti contributi economici dalla Regione, impiegati per ‘promuovere l’avvio di nuove iniziative economiche e di favorire la valorizzazione delle risorse umane e materiali del territorio stimolando la collaborazione tra enti pubblici ed imprese individuali, società, enti ed associazioni private. La conclusione che tale ente svolga funzioni, per la cui attuazione riceve contributi regionali, che hanno una forte influenza sul territorio'”.
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