28 Febbraio 2020, 18:31
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PALERMO – Dopo diversi ‘rimbalzi’ in consiglio comunale e numerose polemiche di commercianti e associazioni di categoria, vede la luce il nuovo regolamento del suolo pubblico per attività di ristoro. Una tappa che i titolari delle attività aspettavano da lungo tempo, la cui assenza aveva creato il caos sulle concessioni dei dehors giunte alla scadenza: in attesa di regole certe, di fatto gli uffici del Comune avevano temporaneamente sospeso il rilascio delle proroghe.
Adesso la presenza dei dehors non interesserà più solo il centro storico ma verrà estesa a quasi tutta la città: il nuovo regolamento prevede la ripartizione in centro storico e zone monumentali, borgate marinare, fascia costiera e zona residenziale.
I dehors dovranno essere inibiti all’accesso a mezzanotte, orario che verrà prolungato all’una durante i weekend e alle 2 il sabato e nei prefestivi; agli stessi orari si dovrà cessare ogni attività di somministrazione. In generale inoltre sarà vietato qualsiasi tipo di attività musicale. Da maggio a settembre poi i ristoranti, i bar e le pizzerie avranno la possibilità di fruire degli spazi esterni fino all’una di notte, orario che verrà prolungato alle 2 nei fine settimana; sarà quindi definitivamente abolita la fascia oraria dalle 20 all’una prevista nel centro storico e nelle borgate marinare.
“Inoltre per mantenere il decoro pubblico abbiamo deciso di eliminare la chiusura laterale dei gazebo con i tendoni fino a terra – spiega il presidente della commissione Attività produttive, Ottavio Zacco di Italia Viva – prevedendo una parete trasparente o fioriere ad altezza massima di un metro e 30″. Tutti i manufatti posti sui dehors dovranno essere removibili con facilità nell’immediato, “e ancora – aggiunge Zacco – per quei locali che occupano le aree previste dalla cosiddette zone blu è previsto un ristoro economico all’Amat”.
Altra novità è che la concessione potrà essere data solo a chi risulterà completamente in regola coi tributi comunali, e sono previste sanzioni progressive. Sarà possibile anche la voltura dell’autorizzazione ai dehors fino alla scadenza, e la concessione di suolo pubblico potrà essere richiesta pure dalle attività commerciali che sono autorizzate in locali seminterrati.
Quanto alle dimensioni, verranno concessi 50 metri quadri alle attività che si trovano all’interno di aree pedonali, che arriveranno fino a 100 metri quadrati per le attività con un’area di somministrazione di 200 metri quadrati. Il principio generale prevede che la superficie massima ottenibile potrà misurare fino alla metà della superficie interna del locale, con un minimo di 12 metri quadrati e un massimo di 36 in aree non pedonali. Il regolamento accontenta anche le gelaterie e i chioschi artigianali, che potranno usufruire di dehors fino a 12 metri quadrati.
Le reazioni
A Sala delle Lapidi il nuovo regolamento è stato accolto con favore da diverse forze politiche, ma non sono mancate frizioni e polemiche all’interno della maggioranza. Durante la seduta del consiglio comunale, infatti, i quattro consiglieri di Sinistra Comune Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno sono usciti dall’Aula. Sinistra Comune ritenendo “inaccettabile una formulazione che, sui tre assi principali della città (via Maqueda, via Roma e corso Vittorio Emanuele) e non solo, consegna gli operatori economici e i residenti a un regime ancora poco chiaro che creerà contenziosi e discriminazioni”. I consiglieri concludono considerando che “alla città servono regole sul commercio chiare e applicabili, e non ‘regolamenti di conti’ fra forze politiche”. “Questo regolamento non solo non è chiaro – spiega Melluso – ma quasi volutamente confuso: l’ultimo comma dell’articolo 6 dice che il suolo pubblico si può ottenere solo nelle zone pedonalizzate già approvate dal consiglio comunale, mentre invece nelle zone sperimentali come corso Vittorio Emanuele o via Maqueda le concessioni non possono essere autorizzate. Abbiamo lavorato moltissimo a questo regolamento, che era in ritardo e si era reso necessario ma non a queste condizioni”.
“Si tratta di un importante passo sul piano dei regolamenti del Comune – commentano invece il sindaco, Leoluca Orlando, e l’assessore alle Attività produttive. Leopoldo Piampiano -. Uno degli strumenti fondamentali perché un settore economico oggi strategico abbia regole certe. Queste regole saranno il punto di riferimento per tutti coloro che vorranno operare in modo corretto e allo stesso tempo permetteranno di individuare e sanzionare coloro che vogliono fare una concorrenza sleale, aggirando le norme. La possibilità di realizzare i dehors anche al di fuori del centro storico e delle borgate marinare – continuano – sarà inoltre un modo perché si rafforzi sempre più un tessuto economico-commerciale diffuso in città, allo stesso tempo alleggerendo la pressione che la cosiddetta ‘movida’ esercita oggi su alcune ristrette aree del centro”.
“Esprimo apprezzamento nei confronti di tutti i gruppi politici – dice il presidente della commissione Attività produttive, Ottavio Zacco – per avere lavorato in sinergia alle modifiche del regolamento per il rilascio del suolo pubblico, anche ai gruppi che hanno in fase conclusiva deciso di non votare l’atto. Abbiamo approvato norme necessarie per il rilancio delle attività produttive della città di Palermo, che danno regole certe in tempi certi, offrendo la possibilità di usufruire del suolo pubblico anche nelle periferie della città, evitando penalizzazioni di attività, nel rispetto delle regole, del decoro urbano, e della vivibilità dei residenti. Mi dispiace – prosegue – che oggi qualcuno chieda la rivolta delle associazioni di categoria, diffondendo la notizia che questo regolamento penalizzerebbe alcune parti della città. Non è assolutamente vero, in maniera democratica e condivisa si è stabilito di dare alcune regole sulle pedonalizzazione temporanee, evitando che gli imprenditori facciano un investimento a rischio e dando la possibilità all’amministrazione attiva di regolarizzare in maniera definitiva la pedonalizzazione, attraverso gli strumenti di pianificazione previsti dalla legge, garantendo comunque il suolo pubblico alle attività che lo hanno ottenuto”.
“Prendiamo atto che il voto di questo regolamento ha spaccato la maggioranza – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – Da una parte i consiglieri di sinistra comune hanno presentato un emendamento bocciato dall’aula. Dall’altra parte una maggioranza trasversale ha votato un atto nell’interesse dei commercianti, dei residenti e soprattutto del decoro della città. Questo regolamento pone fine alla giungla di dehors che offrivano uno spettacolo indecoroso per via delle loro coperture. Da oggi chiunque può usufruire del suolo pubblico dell’intera città. Nel centro storico sono presenti regole certe che lo disciplinano. Niente suolo pubblico, invece, nelle strade in via di sperimentazione. Le pedonalizzazioni e il suolo pubblico di via Roma, via Maqueda e corso Vittorio Emanuele saranno decisi dal consiglio comunale. Esprimiamo soddisfazione per i mercati storici che avranno un nuovo impulso commerciale L’approvazione della delibera non ci ha trovati d’accordo sull’introduzione di nuove sanzioni che verranno applicate ai commercianti che vanno dalla multa alla chiusura per cinque giorni fino ad arrivare alla revoca dell’autorizzazione. Riteniamo valido il provvedimento approvato perché garantisce decoro ordine e soprattutto più tranquillità per i residenti”.
“Abbiamo contribuito a dotare la città di uno strumento efficiente ed efficace che finalmente possa normare in modo inequivocabile un settore importante come quello del suolo pubblico – affermano Francesco Scarpinato e Mimmo Russo di Fratelli d’Italia -. È la prova di un lavoro di collaborazione che ha visto comunità d’intenti fra quasi tutti i gruppi per dare un impulso importante alle attività produttive in città”.
“Con i voti favorevoli della Lega Finalmente abbiamo approvato in aula tutte le modifiche da noi ritenute necessarie al regolamento di concessione di suolo pubblico – dicono Igor Gelarda, Alessandro Anello ed Elio Ficarra del gruppo consiliare del Carroccio -. È grazie al lavoro svolto dalle commissioni competenti e dai capigruppo che oggi abbiamo un regolamento al passo con i tempi. Puntualizziamo che si tratta di una modifica, con aggiornamenti sostanziali, al regolamento del 2014. Lo spirito di questa delibera è il venire incontro alle esigenze dei residenti con quelli degli utenti e delle attività commerciali”.
“Da troppo tempo la città aspettava il regolamento sui dehors. L’economia locale è già in sofferenza, tocca alle istituzioni e alla politica fornire i giusti strumenti affinché possa risollevarsi”. Lo fa presente Sandro Terrani, capogruppo di Italia Viva in consiglio comunale.
“La decisione di Sinistra comune di abbandonare i lavori dispiace e crea un problema nella maggioranza. La città ha finalmente un nuovo regolamento, anche se non tutte le modifiche votate vanno nella direzione da me auspicata. Il dato importante è che commercianti e pubblici esercizi avranno finalmente un quadro chiaro a cui fare riferimento”. Lo dice Toni Sala di Avanti Insieme.
“In una città affamata di lavoro e opportunità, in cui sono messi a rischio centinaia di posti di lavoro legati ai pubblici esercizi (come con i provvedimenti Ztl) finalmente arrivano un po’ di certezze e regole chiare – commenta il leader di +Europa, Fabrizio Ferrandelli -. Avremmo sicuramente potuto far di meglio, ma abbiamo dovuto mediare la nostra visione con quella della maggioranza. Resto comunque soddisfatto di questo lavoro, sabotato da una parte della maggioranza, e in particolare dell’alleggerimento di prescrizioni, orari e delle sanzioni previste per gli esercizi commerciali che nel regolamento precedente erano troppo restrittive ed anche vessatorie. Successo sicuramente da ascrivere alla nostra determinazione”.
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28 Febbraio 2020, 18:31