09 Maggio 2013, 16:56
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TRAPANI – Le dichiarazioni rese da Simona Savalli lo scorso 28 aprile in Corte d’Assise, nell’ambito del processo contro il padre Salvatore e la sua amante Giovanna Purpura, accusati dell’omicidio della madre Maria Anastasi, sono al vaglio della Procura della Repubblica. La ragazza ha detto in Aula di avere tentato di denunciare i maltrattamenti e le violenze di suo padre. Si recò in due stazioni dei carabinieri ma le avrebbero detto che non poteva presentare denuncia perché era minorenne. Con lei c’erano il fidanzato e la madre del ragazzo. La Savalli ha aggiunto di essersi rivolta anche alla polizia, in questura, ma l’intervento del padre e della madre, che negò tutto, non le consentì di essere presa in considerazione. Maria Anastasi venne trovata morte il 4 luglio dell’anno scorso nelle campagne trapanesi. Il suo corpo fu bruciato. Era al nono mese di gravidanza. Il procuratore capo Marcello Viola, in merito alle dichiarazioni di Simona Savalli, si è limitato a dire: “Le stiamo valutando”. Durante l’audizione Simona Savalli ha dichiarato che il padre avrebbe tentato di ucciderla quando era venuta a conoscenza della relazione con la Purpura. “Mi puntò un coltello alla gola”. In un’altra occasione avrebbe invece tentato di strangolarla: “Se non fosse intervenuta mia madre sarei morta”.
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09 Maggio 2013, 16:56