Delitto Chiappone, indagini serrate |È ancora caccia ai complici

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24 Luglio 2017, 05:03

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CATANIA. Confermato dal tribunale del Riesame il pesante quadro indiziario a carico di Agatino Tuccio, il 50enne giarrese in carcere dallo scorso 23 giugno per l’omicidio di Dario Chiappone, ucciso a Riposto con 17 coltellate. I giudici hanno rigettato l’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati Enzo Iofrida e Vanessa Furnari che, in attesa di conoscere le motivazioni del provvedimento, preannunciano già il ricorso in Cassazione. “Evidentemente il Riesame ha ritenuto che gli indizi presenti assurgessero alla dignità di gravi indizi – commentano all’unisono Enzo Iofrida e Vanessa Furnari – Siamo convinti dell’innocenza del nostro assistito e riusciremo a dimostrarlo anche attraverso indagini difensive. Quello che più ci dispiace – proseguono i legali – è che durante questa fase il Tuccio rimarrà sottoposto ad un’ingiusta custodia cautelare in carcere. Non vi era pericolo di fuga e non vi è alcun rischio di reiterazione del reato, quindi riteniamo che potesse essere rimesso in libertà o quantomeno – concludono – sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari”.

Ma per l’accusa il 50enne sarebbe stato l’esecutore materiale del brutale assassinio commesso, la sera del 31 ottobre scorso, in via Salvemini a Riposto davanti ad una testimone oculare, la donna che si trovava in compagnia della vittima. Sarebbero almeno tre i componenti del commando entrato in azione, anche se potrebbero non essere gli unici coinvolti nel delitto.

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Le indagini, che proseguono serrate e nel massimo riserbo a caccia dei complici, potrebbero riservare nuovi sviluppi nelle prossime settimane.

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24 Luglio 2017, 05:03

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